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Sono diversi e molteplici i percorsi intrapresi negli ultimi anni da enti governativi, pubblici e privati in direzione della digitalizzazione. La sfera del digital, d’altronde, sta muovendo passi da gigante ormai da diversi decenni in qualsiasi ambito della sfera privata, sociale e lavorativa di tutte le persone, in particolar modo nel cosiddetto mondo occidentale. In mezzo a elettrodomestici e infrastrutture, computer e mobilità, oggi uno dei vettori principali su cui si sta muovendo ed evolvendo la struttura digitale riguarda il sistema dei pagamenti, tentando di smuovere sempre più persone dall’utilizzo del caro e vecchio contante.
L’obbligo del POS
A livello governativo, uno degli strumenti riconosciuto come più efficace e generalizzato per poter facilitare la transizione da sistemi di pagamento tradizionali a modalità di pagamento digitali, sfruttando carte di credito, smartphone e la sempre più nota tecnologia NFC è l’obbligo del POS, vale a dire la necessità per commercianti e liberi professionisti di dotarsi di un terminale di pagamento per poter accettare pagamenti digitali in qualsiasi momento e condizione.
Il decreto legge del 13 Aprile 2022 redatto dal governo italiano è entrato ufficialmente in vigore il 30 giugno, data dalla quale sono previste severe multe e sanzioni per tutti quei soggetti che non metteranno a disposizione di utenti e clienti la possibilità di effettuare un’operazione di pagamento digitale mediante l’utilizzo del POS (Point of Sale). Una decisione indubbiamente al passo con i tempi e con le necessità che presenta la modernità e la continua innovazione tecnologica. Uno strumento che riguarda soprattutto tutte quelle categorie lavorative che rivolgono il proprio servizio in maniera diretta a utenti e clienti: l’obbligo del POS andrà a toccare tassisti e supermercati, negozianti e imprenditori, sarà sempre più frequente il pagamento con POS per le spese mediche ma anche l’utilizzo di questo strumento per pagare un caffè al bar.
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L’obbligo di POS per medici e operatori sanitari
L’obbligo del POS, tra le tante categorie lavorative che va ad interessare, coinvolge anche una sfera lavorativa peculiare come quella di medici e operatori sanitari. A partire dal 30 giugno 2022 anche per loro si presenta la necessità di doversi dotare di uno strumento di pagamento, in grado di accettare una soluzione di pagamento contactless tramite la carta di credito. Anche quello composto da medici e POS diventa uno dei tanti binomi di cui si compone la tanto varia e strutturata decisione legata alla necessità di dotarsi del POS: tramite questa decisione centralizzata, le sanzioni introdotte con il decreto legislativo sono pari a 30 euro per ogni transazione rifiutata, una cifra che incrementa del 4% del valore dell’operazione che medici, liberi professionisti o negozianti negano a utenti e clienti nell’atto di pagamento. Lo strumento di pagamento diventa dunque uno strumento essenziale per i liberi professionisti nel mondo della salute, e per tutti gli studi medici specialistici: da studi odontoiatrici a studi di fisioterapia, passando per oftalmologi e otorinolaringoiatri che ricevono direttamente i clienti.
Il pagamento con POS delle spese mediche
Da un lato, dunque, il tentativo di adeguarsi al vettore della digitalizzazione cercando di rendere più sicura, veloce e accessibile l’azione di pagamento; dall’altro, invece, il tentativo di rendere i pagamenti sempre verificabili e tracciabili, di modo da combattere un problema annoso come l’evasione fiscale; dall’altro ancora, la speranza di ridurre al minimo negozianti e commercianti che si aggrappano attorno a scuse improbabili ma sempre più tormentone estivo (“lettore al momento fuori uso”). Tre elementi attorno a cui si muovono gli obiettivi e le speranze di questa misura entrata in vigore il 30 giugno 2022, e che andrà a influenzare in maniera effettiva la capacità dell’Italia di aggrapparsi al treno della digitalizzazione e della tecnologia che tanto veloce sta viaggiando in seno ai Paesi più avanzati del mondo.
Elementi e orizzonti che vanno dunque a influenzare anche l’utilizzo del POS per medici e operatori sanitari. A partire dal 30 giugno sarà nello stesso interesse di queste figure dotarsi di un sistema di pagamento per permettere ai clienti di pagare con un sistema contactless in seguito a un intervento o a una visita specialistica presso lo studio. Il pagamento con POS delle spese mediche, delle visite per la classica idoneità agonistica all’inizio della stagione sportiva, ma anche il pagamento di visite di routine o consultazioni dovrà potersi realizzare secondo una direzione contactless e digital: il POS permette agli utenti di pagare in maniera rapida, funzionale e sicura o inserendo la propria carta di credito, debito o prepagata all’interno del POS e digitando la chiave di sicurezza per validare la transazione, oppure semplicemente avvicinando la propria carta al dispositivo. Quest’ultima è un’azione che oggi è sempre più frequente da vedere in bar, negozi e supermercati, e che presto dovrà diventare un’abitudine anche in studi specialistici e medici, se medici e operatori sanitari non vorranno incorrere nelle sanzioni menzionate in precedenza.
Pagamenti sempre più digitali
L’ulteriore passo verso cui si stanno muovendo i pagamenti digitali sta andando addirittura oltre l’utilizzo di carte di credito, debito o prepagate. Oggi è, infatti, possibile pagare direttamente tramite il proprio smartphone, sul quale è stata registrata in precedenza la propria carta che anche in questo caso dovrà entrare in contatto con il POS semplicemente con l’avvicinamento dei due dispositivi; infine, ci sono applicazioni basate sulla tecnologia peer-to-peer che stanno implementando e migliorando sempre di più le loro funzionalità.
Il tutto in un’unica direzione: quella della digitalizzazione. Una direzione presa in consegna anche dal governo italiano, tramite l’obbligo della dotazione del POS anche per medici e operatori sanitari.