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L’obbligo POS per associazioni impone alle organizzazioni e alle società sportive di dotarsi di un dispositivo che permetta di accettare pagamenti in modalità elettronica.
Obbligo POS per associazioni: come funziona e quali sono le sanzioni?
L’obbligo di dotarsi di un dispositivo per la ricezione di pagamenti elettronici riguarda coloro che hanno un’attività commerciale o professionale, ma non solo: anche le associazioni e le società sportive devono adeguarsi alla normativa che coinvolge tutti “i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi”. Allo stato attuale, quindi, sarebbero escluse solo le associazioni che percepiscono esclusivamente quote di adesione e contributi liberali.
È quindi obbligatorio per le società sportive dilettantistiche e per le associazioni dotate di partita Iva dotarsi di un POS, che rappresenta uno strumento economico e efficiente per accettare pagamenti elettronici da parte dei propri soci e dei propri utenti.
Sussistono invece dei dubbi riguardo gli enti titolari di solo codice fiscale che offrono servizi a pagamento, a favore dei propri associati, relativi alle attività istituzionali (ad esempio: la quota di iscrizione ad un corso sportivo o a un corso di musica). È vero che tali corrispettivi sono “decommercializzati” (ex art. 148 del TUIR – Testo Unico delle Imposte sui Redditi), ma restano comunque il derivato di una prestazione di servizi, per cui è opportuno dotarsi di uno strumento di accettazione di pagamenti elettronici al fine di non incorrere in sanzioni.
L’obbligo POS per associazioni sportive è stato inserito da tempo dal legislatore, con il DL 18.10.2012 n.179, e prevede che tutti i soggetti obbligati all’utilizzo di questi dispositivi presentino nella propria attività l’evidenza del possibile pagamento con carta. Inoltre, con il Decreto-Legge n.36/2022, recante misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), sono state introdotte sanzioni per chi non rispetta l’obbligo POS e quindi non assicura la possibilità di effettuare il pagamento con tale modalità.
Che cosa prevede il sistema sanzionatorio? A partire dal 1° luglio 2022, in caso di mancata di mancata accettazione di un pagamento tramite POS, si applica nei confronti del soggetto trasgressore una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento, salvo i casi di oggettiva impossibilità tecnica come, ad esempio, il malfunzionamento dall’apparecchio o problemi di temporanea connessione alla rete. Tuttavia, non è prevista alcuna multa se nel corso di un accertamento fiscale viene rilevata la mancanza del dispositivo, bensì solo in caso di mancata accettazione di un pagamento con lo stesso.
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POS obbligatorio per associazioni: si può ancora pagare con i contanti?
L’introduzione di uno strumento di pagamento elettronico non esclude le transazioni in contanti sotto i limiti di legge. Restano quindi in vigore le attuali disposizioni che prevedono quanto segue:
- Per la generalità dei contribuenti fino al 31 dicembre 2022 il divieto di effettuare transazioni in contanti per importi superiori a 2.000 euro a decorrere dal 1° gennaio 2023 il limite scenderà nuovamente a 1.000 euro;
- Per le associazioni e le società sportive in regime 398/1991 l’obbligo di effettuare transazioni tracciabili per importi pari o superiori a 1.000 euro. A prevederlo è l’articolo 25 della legge 133/1999.
La disposizione afferma semplicemente il diritto in capo al socio o utente di pagare con questo strumento. Inoltre, è importante ricordare che a partire dall’1 gennaio 2020, in base a quanto previsto dalla legge 27/12/2019 n. 160, le spese sportive sostenute per bambini e ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni sono detraibili ai fini IRPEF solo se le transazioni sono effettuate tramite metodi di pagamento tracciabili, ossia bancomat, carta di credito, di debito o prepagata e altri metodi digitali, su terminale fisico o virtuale.
Come scegliere il POS per associazioni più economico?
Esistono diverse soluzioni per accettare pagamenti elettronici tramite POS, ma il modo più economico di dotarsi di questo dispositivo dipende da diversi fattori. Per scegliere il terminale idi pagamento più adatto alle proprie esigenze, è importante considerare sia i costi di acquisto e gestione del dispositivo che le commissioni sul transato.
Altri fattori da prendere in considerazione sono la possibilità di collegare un software dedicato alla gestione delle transazioni e della contabilità, l’accessibilità a servizi aggiuntivi per gli utenti, come l’emissione di fatture o l’invio di promozioni speciali per i clienti registrati, l’apertura di un conto e l’assistenza tecnica.
In generale, per scegliere il POS più economico è consigliabile fare una stima del volume di pagamenti previsto nell’arco dell’anno, così da individuare il costo totale del device e della gestione amministrativa in relazione al proprio fatturato.
Perché conviene avere un POS?
Grazie al Bonus POS, oggi accettare pagamenti elettronici è conveniente sia per commercianti che per associazioni. L’agevolazione contenuta nel decreto Fisco, Lavoro e Imprese prevede infatti l’erogazione di un credito d’imposta pari al 30% delle commissioni addebitate sul transato del terminale POS. Possono beneficiare del bonus tutti gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni con un fatturato annuo uguale o inferiore a 400.000 euro (nell’anno d’imposta precedente a quello di riferimento), ovvero piccole e medie attività.
Oltre al Bonus POS, per tutto il 2022, secondo quanto previsto dal Decreto-Legge 30 giugno 2021, n.99, è possibile ottenere anche un credito di imposta fino a 320 euro per coloro che acquistano, noleggiano o utilizzano strumenti evoluti di pagamento elettronico che consentono anche la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri. il credito d’imposta spetta nel limite massimo di spesa per soggetto di 320 euro.
Il credito è utilizzabile esclusivamente in compensazione, successivamente al sostenimento della spesa, e deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di maturazione del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta successivi fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo.
Le soluzioni POS di Worldline per iniziare ad accettare pagamenti elettronici
Il POS non è solo uno strumento obbligatorio per associazioni e società sportive, ma anche una soluzione tecnologicamente avanzata per velocizzare i pagamenti e gestire la propria contabilità in maniera più efficace. Worldline mette a disposizione una gamma di soluzioni POS in grado di rispondere alle esigenze di qualsiasi tipo di business, dalle più piccole attività commerciali alle grandi aziende, fino alle associazioni.
Ecco quali sono i modelli di POS disponibili:
- POS Desktop: è il terminale ideale per chi gestisce i pagamenti da un’unica postazione fissa che generalmente coincide con l’area della cassa;
- POS Portatile: dotato di connessione Wi-Fi o SIM Card GPRS, con connessione inclusa nel prezzo e SIM multi-operatore, è il dispositivo ideale per tutte quelle attività che prevedono che il pagamento non avvenga necessariamente in cassa;
- Hi-POS: l’innovativo POS simile a uno smartphone, dal design pratico e attraente, è semplice da utilizzare e garantisce un’esperienza di acquisto veloce e sicura. Grazie alla fotocamera integrata è possibile accettare pagamenti tramite QR code e barcode, oltre ai circuiti innovativi come AliPay e WeChat Pay;
- Hi-POS DUO: trasforma lo smartphone o tablet in un vero e proprio dispositivo POS mobile grazie all’applicazione Hi-POS DUO (compatibile con sistemi iOS e Android) e permette idi accettare pagamenti sia in negozio che in mobilità;
- Pagamenti senza il POS: l’innovativo servizio ClicPay consente di accettare pagamenti digitali senza bisogno di un POS o di un sito eCommerce, inviando richieste di pagamento in modo semplice e sicuro via Email e SMS o generando un QR Code.
Worldline offre tutte le tipologie POS in comodato d’uso gratuito. In altre parole, con Worldline hai un terminale in utilizzo a costo zero e puoi cambiarlo quando vuoi senza pensieri. Inoltre, per l’installazione dei terminali non è previsto alcun costo aggiuntivo poiché la stessa è inclusa nella tariffa e prevede l’uscita di un tecnico che provvederà al settaggio iniziale del terminale.