19 Febbraio 2024
Dark store: che cos'è e perché ha cambiato il retail

Dark store: che cos’è e perché ha cambiato il retail

Il retail è in costante evoluzione, e negli ultimi anni ha subito una trasformazione significativa con l’ascesa dei dark store. Questi spazi commerciali rivoluzionari sono diventati un elemento chiave nell’ecosistema dell’e-commerce, apportando cambiamenti notevoli nelle strategie di vendita e distribuzione.

Dark store: cos’è e come si differenzia da uno store tradizionale

La crisi sanitaria ha accelerato notevolmente la digitalizzazione delle aziende e ha portato a un vero e proprio boom dell’eCommerce: secondo i dati dellassociazione francese FEVAD (Fédération du e-commerce et de la vente à distance) solo nel 2021 il commercio online ha registrato una crescita pari al 15,1% rispetto all’8,5% del 2020, un vero e proprio boom che ha portato le aziende a rivedere completamente il proprio modello di business.

Questa tendenza ha accelerato lo sviluppo di soluzioni innovative per soddisfare le nuove abitudini ed esigenze dei consumatori. In questo contesto, i dark store sono diventati un elemento fondamentale per l’industria del retail perché permettono di servire un numero sempre maggiore di clienti online in modo efficiente e veloce.

I termini dark store, dark shop, dark supermarket o dotcom centre, si riferiscono a un punto vendita o a un centro di distribuzione che esiste esclusivamente per la gestione delle vendite online. In altre parole, sono punti vendita non aperti al pubblico e si concentrano principalmente sulla preparazione e consegna degli ordini online. Il loro scopo è quello di ridurre i tempi di consegna e gestire al meglio il crescente volume degli acquisti online. Si tratta, quindi, di un modello di business completamente diverso rispetto ai tradizionali negozi fisici che consente di sfruttare al massimo le opportunità fornite dal commercio elettronico e ottimizza il processo di gestione delle spedizioni.

Un concetto analogo al dark store è quello di dark kitchen, o ghost kitchen o virtual kitchen, vale a dire spazi dedicati alla preparazione di cibo che viene consegnato direttamente a casa dei clienti, senza avere un punto di vendita fisico. Le dark kitchen sono quindi una variante del dark store, ma nel campo della ristorazione poiché si concentrano solo sul food delivery. Lo spazio ridotto delle ghost kitchen è un vantaggio in termini di costi perché produce margini di profitto più elevati non dovendo maggiorare il prezzo dei piatti per coprire i costi di gestione di un vero ristorante.


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Come funzionano i dark store?

Questi centri logistici assomigliano a piccoli negozi “fantasma” che ospitano scaffali in cui vengono stoccati i prodotti. In genere, i magazzini si trovano in posizioni strategiche, ossia nelle vicinanze di aree fortemente popolate per poter garantire una consegna rapida dei prodotti, e la loro superficie è compresa tra 100 e 300 metri quadrati.

Solitamente i dotcom centre offrono da 1.000 a 2.000 referenze di prodotti e operano in un bacino di utenza inferiore ai 2 km. La consegna dell’ordine è garantita entro 15 minuti e viene effettuata da personale in bicicletta, con spese di consegna che variano in base a diversi fattori come, ad esempio, il peso degli articoli, la zona di consegna e il giorno e l’ora scelti.

I dark store hanno un ruolo centrale nell’ecosistema del quick commerce, un modello di business che si basa sulla consegna in tempi rapidi di prodotti di consumo quotidiano e fa del last mile – in italiano ultimo miglio – il suo punto di forza. La rapidità della consegna è infatti diventata un fattore chiave per i consumatori che sempre più spesso scelgono di acquistare online proprio per avere i prodotti a disposizione in tempi brevi, senza dover aspettare a lungo per la consegna.

Inoltre, i dotcom centre facilitano anche il servizio click and collect, in cui i clienti possono ordinare online e ritirare la merce direttamente al punto vendita senza fare lunghe code o attendere in sede la preparazione degli ordini. Ciò permette di offrire una Customer experience più conveniente, veloce e personalizzata, che favorisce la fidelizzazione dei clienti e aumenta la competitività delle aziende.

Secondo le stime di Future Market Insights, organizzazione che opera nell’ambito delle ricerche di mercato, il modello del dark shop genererà un fatturato di 414,31 miliardi di dollari nel 2033, con un aumento del 30% rispetto al 2023.

5 benefici del dark store che fanno la differenza nel retail

Nell’attuale panorama competitivo dell’eCommerce, la rapidità di consegna è fondamentale per il successo di un’azienda. Dall’analisi proposta da Statista, oggi il 41% dei consumatori si aspetta che gli ordini effettuati online siano consegnati entro 24 ore e questo significa essere in grado di gestire efficacemente ogni fase del processo di vendita e distribuzione.

I dark store possono accelerare la velocità di consegna perché sfruttano tecnologie di automazione avanzate, che riducono i tempi di preparazione degli ordini e minimizzano gli errori di consegna. Ma non solo: si trovano vicino ai grandi centri urbani e ciò consente una consegna rapida delle merci, in modo da soddisfare le esigenze dei clienti che vogliono ricevere i loro acquisti in tempi sempre più brevi, scegliendo l’orario di consegna che preferiscono.

Siamo quindi di fronte ad un cambiamento radicale nel retail, in cui i dark store diventano il cuore di un modello di business innovativo, che sfrutta appieno le potenzialità del commercio elettronico. Se da un lato le esigenze dei consumatori spingono verso una consegna sempre più veloce, dall’altro si creano nuove opportunità per le aziende che possono differenziarsi e distinguersi dalla concorrenza grazie alla qualità del servizio e all’efficienza dei processi.

Ecco, quindi, i cinque principali benefici che i dark store possono apportare al settore del retail:

  • Ridurre i costi
    Le aziende che scelgono di adottare il modello del dark store possono ridurre notevolmente i costi legati alla gestione di un negozio fisico, come ad esempio l’affitto degli spazi, le utenze, gli arredi e tutta una serie di altre spese che si traducono in un alto costo del prodotto finale. Non avere un punto vendita fisico permette di risparmiare su tutte queste spese, investendo invece nella tecnologia e nell’automazione dei processi che consentono di gestire maggiori volumi di ordini nel minor tempo possibile.
  • Migliorare la gestione dell’inventario
    I dark store sono dotati di sistemi avanzati di gestione dell’inventario che consentono di monitorare in tempo reale il livello delle scorte e aggiornare costantemente l’offerta dei prodotti disponibili. Ciò vuol dire poter contare su una maggiore precisione nei processi di tracciamento, nel controllo delle scorte e nella pianificazione degli ordini, riducendo al minimo gli sprechi, gli errori umani e il rischio di rimanere senza merce in magazzino.
  • Flessibilità e scalabilità
    I dark store sono pensati per essere altamente flessibili e scalabili, adattandosi alle esigenze delle aziende in base alla loro struttura organizzativa e ai volumi di ordini gestiti. Questo vuol dire che le aziende possono facilmente ampliare o ridurre lo spazio a disposizione in base alla domanda dei clienti, alle tendenze del mercato e alle fluttuazioni stagionali. Senza i vincoli del negozio fisico, che richiede spazi ampi e costi fissi elevati, le aziende possono aggiornare e migliorare la propria offerta in modo rapido ed efficiente.
  • Raggiungere un pubblico più vasto
    Con i dark store le aziende possono ampliare il proprio bacino di utenza e raggiungere un pubblico più vasto, grazie alla possibilità di consegnare in tempi rapidi su una zona geografica più ampia. Ciò consente di aumentare la propria visibilità sul mercato, acquisire nuovi clienti e mantenere fidelizzati quelli già esistenti grazie alla qualità del servizio offerto. Tutto questo si traduce in un aumento delle vendite e una maggiore fedeltà dei clienti.
  • Sostenibilità del business
    Il modello del dark store non è sostenibile solo dal punto di vista economico ma anche da quello ambientale. Riducendo i tempi di consegna e la distanza percorsa dai mezzi di trasporto, si riduce anche l’impatto sull’ambiente, contribuendo a creare un sistema più efficiente e sostenibile a lungo termine. Generalmente, gli ordini effettuati online percorrono centinaia di chilometri quando vengono spediti da un centro di distribuzione a un punto vendita fisico, con i dark store la distanza si riduce notevolmente, favorendo una distribuzione più responsabile e rispettosa della comunità in cui opera l’azienda. Oggi il tema del cambiamento climatico è al centro delle preoccupazioni dei consumatori che prestano molta attenzione alle politiche ambientali sostenute dalle aziende prima di acquistare presso di loro. Investire in modelli di business sostenibili diventa quindi un fattore strategico per le aziende che vogliono non solo avere successo sul mercato ma anche migliorare la fedeltà al marchio.

Dark shop e pagamenti digitali: la soluzione è pHey! di Worldline

Uno degli aspetti fondamentali del modello del dark store è la gestione dei pagamenti digitali. Con il crescente numero di transazioni online, diventa sempre più importante che le aziende garantiscano ai propri clienti un’esperienza di pagamento sicura e affidabile. Se i clienti si sentono protetti e sicuri nel fare acquisti in rete, saranno disposti a spendere di più e a tornare per futuri acquisti.
È quindi fondamentale per un’azienda scegliere un gateway di pagamento affidabile, che supporti le principali carte di credito e debito ma anche i sistemi di pagamento innovativi, come ad esempio Apple Pay e Google Wallet.

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