9 Aprile 2024
Si può vendere online senza un eCommerce? Scopri come fare

Si può vendere online senza un eCommerce? Scopri come fare

Con la diffusione dello shopping online, le persone pensano che sia necessario aprire un eCommerce per vendere i propri prodotti, ma in realtà questa non è l’unica opzione. Quel che in molti non conoscono è la grande potenzialità offerta dai servizi e dalle piattaforme già esistenti in grado di sostituire del tutto il bisogno di un proprio store online.

Come vendere online senza un eCommerce?

Ormai da qualche anno, lo shopping degli italiani è cambiato radicalmente, spinto dalla maggiore digitalizzazione delle persone di tutte le età. Secondo il report annuale di Idealo sugli eCommerce in Italia, che fa riferimento al 2023, il 23,9% degli utenti tra i 16 e i 64 anni acquista online almeno una volta la settimana, il 61,4% almeno una volta al mese e il 14,7% almeno una volta a trimestre. Questi dati sono particolarmente interessanti soprattutto considerando che, come riporta Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, nel 2023 gli acquisti online hanno raggiunto un valore di 54,2 miliardi, un dato in aumento del 12% rispetto all’anno precedente.

Ciò che molti non sanno però è che non è necessario avere un eCommerce per vendere prodotti e servizi, anche perché questo strumento ha bisogno di un lavoro costante e di un budget sostanzioso, che oscilla tra i 5.000 e i 20.000 euro, stando a quanto riportato da Pagamenti Digitali di Network Digital 360. Il prezzo varia a seconda del tipo di sito che si intende sviluppare e comprende, tra i numerosi aspetti da considerare, strumenti di cybersecurity e diverse tipologie di pagamento incluse nell’embedded finance, come le criptovalute o l’accettazione di carte di credito, debito e prepagate.

Nonostante avere uno store online di proprietà in cui poter esporre il proprio catalogo prodotti permetta una personalizzazione totale, esistono diverse soluzioni che possono essere una valida alternativa e non intaccano né i risparmi da investire nell’attività né la visibilità che si può ricavare da un business online. Non è quindi necessario essere esperti sviluppatori di siti web per usufruire delle potenzialità del commercio elettronico: basta sfruttare le piattaforme esistenti e pronte all’uso per guadagnarsi il proprio spazio all’interno del mercato. Tra le principali soluzioni non si possono non citare il social commerce, che consentono di effettuare transazioni direttamente all’interno dei principali social network e l’utilizzo dei marketplace.


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Come vendere online tramite social network?

I social network non sono più solo un luogo virtuale per connettersi con amici e familiari, oggi infatti sono anche un importante canale di vendita per le aziende. Secondo lo studio di Grand View Research, il social commerce genererà 913,9 miliardi di dollari entro il 2030 in tutto il mondo, registrando una crescita annuale del 31,6%.

Questo sviluppo è dovuto non solo alla creazione di nuove piattaforme, ma anche al fatto che le persone, come riportato dal Digital 2024 Global Overview Report, passano attualmente più di 2 ore e mezza ogni giorno sui social network. Ciò rende questi utenti un pubblico target perfetto per le pubblicità legate alla propria attività e per i business online che vogliono vendere i loro prodotti e servizi ad un pubblico più ampio, senza dover limitare il proprio raggio d’azione alla propria città o Paese.

Per promuovere l’attività è necessario individuare la piattaforma più adatta al proprio tipo di business, basandosi anche sulla ricerca di Casaleggio&Associati “eCommerce Italia 2023”, nella quale vengono elencati i social più utilizzati dalle aziende, in cui compaiono in ordine: Instagram, Facebook, WhatsApp, YouTube, TikTok e Pinterest. Le prime tre realtà sono particolarmente apprezzate soprattutto per l’interconnessione che esiste tra gli utenti e i servizi di proprietà di Meta.

Utilizzando WhatsApp, Facebook e Instagram si riesce a comunicare con persone di tutte le età, offrendo una visione unica del brand e dei suoi prodotti. Grazie alle sezioni legate allo shop, raggiungibili agevolmente su diverse piattaforme, è possibile collegare interi cataloghi ai quali si accede con un semplice tocco. Tra questi si possono nominare WhatsApp business, Facebook Marketplace e Instagram Shopping Online, il quale può essere a sua volta potenziato dallo swipe up delle stories, che rimanderà i clienti direttamente al prodotto o servizio desiderato.

Per capire quale sia il mezzo più efficace per promuovere la propria attività è necessario studiare bene ciò che si vende, ad esempio se lo store online si occupa di prodotti che possono essere facilmente rappresentati da una foto, come vestiti, trucchi o oggetti fatti a mano, è consigliabile utilizzare Instagram. Questo social si basa su un impatto visivo molto potente e permette di mostrare in maniera diretta gli oggetti a tutti i follower della pagina. Per quanto riguarda i libri, i prodotti culturali o i servizi professionali, si può puntare su Facebook, che permette una comunicazione testuale più efficiente e un collegamento diretto con le persone presenti nei gruppi dedicati. Infine, chi ha bisogno di promuovere servizi di consulenza o di coaching, può integrare l’uso di WhatsApp e i messaggi diretti per collegarsi istantaneamente con i bisogni dei clienti.

Nel caso in cui si voglia dare una spinta ulteriore ai propri profili social, è possibile sfruttare le ADS, ovvero delle pubblicità a pagamento, che riescono a promuovere i post e le foto al potenziale pubblico filtrandolo per età, sesso, luogo di residenza e interessi.

Creare un ambiente tutto nuovo per il brand richiede un’attenzione particolare alla connessione con il proprio pubblico, infatti il punto di forza principale di questi mezzi riguarda non solo la compravendita, ma soprattutto la costruzione di una fanbase che si fida e ritrova nello store le risposte ai propri bisogni, sentendosi anche rappresentati dai valori e dall’obiettivo del business in cui vogliono fare acquisti.

Perché scegliere i marketplace per vendere online?

Il secondo strumento che può essere utilizzato per vendere senza un eCommerce è rappresentato dai marketplace, una realtà ormai consolidata tra le persone di tutto il mondo. I più famosi aggregatori in Italia, secondo la classifica stilata da Qaplà sono: Amazon, eBay, AliExpress, Zalando, ManoMano, Privalia, Groupon, ePRICE, IBS, Etsy, Asos e Wish.

In particolar modo, le statistiche di eDesk confermano come Amazon ed eBay rappresentino i principali punti di riferimento per gli utenti, generando rispettivamente 1,29 miliardi di dollari giornalieri e 2,48 milioni di dollari nell’arco del 2023 a livello globale. Aprire uno store all’interno di questi aggregatori consente di ottenere una visibilità potenziale di oltre 310 milioni di utenti in cambio del pagamento di una quota d’iscrizione per la creazione del proprio negozio.

Oltre all’elevato traffico, i marketplace offrono una serie di vantaggi molto significatici per i venditori che decidono di ampliare la propria presenza online, tra cui:

  • Strumentazione di marketing integrata: Gli store che si appoggiano a queste realtà possono godere di strumenti di promozione in grado di ampliare il numero dei potenziali acquirenti, senza il bisogno di costruire in autonomia una completa strategia di vendita;
  • Reputazione solida: L’alto livello di fiducia dei clienti raggiunta nel tempo incentiverà le persone ad acquistare più facilmente i prodotti dei negozi presenti nei marketplace noti e affidabili, sapendo in anticipo di non incorrere in truffe o in problematiche legate alle spedizioni;
  • Gestione delle transazioni: Le soluzioni integrate fornite ai commercianti sono in grado di accettare pagamenti da ogni parte del mondo, assicurando guadagni sicuri e tacciabili in ogni momento;
  • Protezione venditori: Aprendo uno store in un sito aggregatore si può contare su un più alto livello di sicurezza contro frodi e attacchi hacker, i quali potrebbero altrimenti compromettere l’utilizzo di un sito web separato e meno protetto, intaccandone l’affidabilità;
  • Gestione delle spedizioni e dei resi: Riuscendo a godere della programmazione delle spedizioni e della ricezione dei resi, si possono elaborare gli ordini in totale tranquillità, concentrando l’attenzione sull’espansione del business e sulla ricerca di nuovi clienti.

Per accedere ai marketplace è necessario configurare un proprio negozio attraverso i piani offerti da ogni piattaforma, scegliendo attentamente le condizioni proposte ai commercianti, che riguardano ad esempio:

  • La necessità di P.IVA;
  • La quota fissa e le commissioni previste per le vendite;
  • Il metodo di caricamento dei prodotti sullo store personale;
  • Il metodo di pagamento;
  • La gestione dei prezzi e delle offerte personalizzabili;
  • La scelta delle spese di spedizione.

Scegliere di approfittare di queste soluzioni permette anche di affidarsi a una realtà fortemente indirizzata verso i bisogni degli utenti, caratteristica visibile non solo dall’eccellente servizio di customer care, ma anche dalla costruzione del sito, reso accessibile sia dai computer fissi che dai dispositivi mobili. Questi due fattori sono estremamente rilevanti per il successo di un’attività perché permettono di essere facilmente raggiungibili da ogni device, offrendo ai clienti un’esperienza di acquisto completa ovunque si trovino. In più, grazie all’assistenza e ai chatbot, strumenti basati sull’Intelligenza Artificiale, gli utenti potranno trovare risposta alle proprie domande in totale autonomia, senza dover necessariamente contattare i venditori in prima persona, rendendo lo shopping ancora più fluido e immediato.


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