Con l’evoluzione dell’era digitale, la raccolta e l’analisi dei dati sono diventate attività cruciali per il successo aziendale. I Big Data si presentano come uno strumento fondamentale per ottimizzare questi processi e aumentarne la sicurezza.
Che cosa sono i Big Data?
Il concetto di Big Data è emerso nei primi anni 2000, con l’espansione del web, delle piattaforme digitali e dei dispositivi mobili. Si tratta di enormi volumi di dati in continua crescita, sia strutturati che non, caratterizzati da una varietà di formati e generati rapidamente senza sosta.
Ad esempio, possono includere i flussi di click sui siti web e sugli eCommerce, i dati di transazioni finanziarie, le informazioni provenienti dai vari sistemi di CRM, i dettagli raccolti attraverso iscrizioni a piattaforme o newsletter e molto altro.
La trasformazione digitale, l’uso crescente di dispositivi mobili e la diffusione di piattaforme orientate alla condivisione (come il video sharing e la pubblicazione di post) hanno reso i Big Data una risorsa imprescindibile in tutti i settori. Essi sono cruciali per raccogliere e analizzare le informazioni, migliorando così i processi decisionali. Tuttavia, definire questa risorsa come una semplice massa di dati non è del tutto corretto. Come teorizzato nel 2001 da Doug Laney, all’epoca vicepresidente di Meta Group, i Big Data si caratterizzano per tre V principali:
- Volume: riguarda la quantità di dati. I Big Data coinvolgono volumi enormi di informazioni, che sono quotidianamente raccolte e archiviate.
- Velocità: indica la rapidità con cui le informazioni vengono generate e processate. Con la crescente connettività, i dati vengono creati a velocità impensabili, richiedendo capacità di elaborazione istantanea per rimanere rilevanti.
- Varietà: fa riferimento alla tipologia e varietà di informazioni. I dati provengono da molteplici fonti e includono diversi formati come testo, immagini, video, e suoni.
A queste tre caratteristiche iniziali si sono aggiunte successivamente altre due variabili:
- Veridicità: descrive l’affidabilità dei dati. È fondamentale garantire che le informazioni siano accurate e sicure, per evitare decisioni errate basate su dati inaffidabili.
- Valore: è la capacità di trasformare i dati in valore aggiunto per le organizzazioni. L’obiettivo principale dei Big Data è convertire insiemi di informazioni in insight utili che possono guidare le strategie aziendali.
Scegli Hi-POS, il terminale innovativo di Worldline, e offri ai tuoi clienti una migliore esperienza di acquisto in store e in mobilità. Richiedi ora
Quali sono i vantaggi dei Big Data?
L’integrazione dei Big Data nella struttura operativa di un’azienda può offrire numerosi vantaggi strategici, favorendo la crescita e l’efficienza del business:
- Identificazione dei fattori chiave di consumo: i Big Data consentono di analizzare in profondità le scelte dei consumatori, permettendo alle aziende di sviluppare prodotti e servizi che rispondano meglio alle aspettative dei clienti;
- Ottimizzazione delle decisioni strategiche: con l’aiuto di analisi avanzate, le imprese possono prendere decisioni più informate e mirate, migliorando l’efficacia operativa e la redditività complessiva;
- Rilevazione delle minacce informatiche: i sistemi di analisi dei Big Data sono in grado di identificare potenziali minacce alla sicurezza informatica, consentendo una reazione tempestiva ed efficace per garantire l’integrità dell’organizzazione e migliorare le difese di cybersecurity;
- Miglioramento delle previsioni: i modelli predittivi basati sui Big Data forniscono strumenti preziosi per analizzare i trend futuri, permettendo alle aziende di pianificare con maggiore precisione le proprie strategie a lungo termine;
- Personalizzazione delle strategie aziendali: con le informazioni dettagliate sui clienti, le aziende possono adattare le proprie strategie di marketing e vendite, migliorando la soddisfazione del consumatore, aumentando l’engagement e la fidelizzazione.
Tutti questi vantaggi dipendono dalla capacità di estrarre dai Big Data insights utili per prendere decisioni informate che possano concretamente migliorare il business. Oggi, grazie alle nuove tecnologie, sia le grandi aziende che le PMI possono sfruttare una varietà di strumenti per gestire e analizzare i Big Data, come piattaforme di analisi avanzata, sistemi di cloud storage e algoritmi di Intelligenza Artificiale.
Qual è l’impatto dei Big Data sul mercato italiano?
L’importanza dei Big Data nel contesto aziendale è dimostrata dai numeri. Secondo il report dell’Osservatorio Big Data & Business Analytics della School of Management del Politecnico di Milano, si prevede un aumento del 20% nella spesa per risorse infrastrutturali e strumenti dedicati alla gestione e analisi dei dati da parte delle aziende italiane, per un valore complessivo di circa 3,42 miliardi di euro. La crescita maggiore in questo settore è stata osservata nei comparti delle Utilities e del Manifatturiero. Si è notato che le grandi aziende sono quelle che investono di più in questi servizi (75%), mentre la Pubblica Amministrazione risulta ancora indietro (6%).
Uno degli strumenti principali che sta contribuendo a questa espansione è la GenAI, particolarmente apprezzata nel contesto dei Big Data.
Per quanto riguarda, invece, le piccole e medie imprese, l’analisi evidenzia una crescita lenta ma costante, con il 79% delle PMI italiane che svolgono attività di analisi dei dati, almeno a livello descrittivo. Inoltre, il 37% di esse ha definito priorità specifiche per valorizzare i dati tra il 2024 e il 2025.
In conclusione, in un mondo sempre più digitale e interconnesso, l’importanza dei Big Data è fondamentale. Non solo permettono di comprendere meglio il mercato e i consumatori, ma sono anche uno strumento essenziale per innovare, crescere e rimanere competitivi. Le aziende che adottano una solida cultura dei dati e investono nelle giuste tecnologie possono ottenere un vantaggio strategico significativo, trasformando i dati grezzi in preziosi insight per il business.