Secondo i dati forniti da Federfarma, la Federazione nazionale unitaria di titolari di farmacia – aggiornati a marzo 2017 – le farmacie in Italia sono 18.549, una ogni 3.271 abitanti. Le farmacie pubbliche sono 1.656, quelle private, invece, 16.893.
Ma cosa è necessario sapere dal punto di vista burocratico? Ecco come aprire una farmacia privata.
Aprire una farmacia non è immediato, né tanto meno semplice. Gli adempimenti da seguire su come aprire una farmacia sono numerosi e, trattandosi di un’attività sanitaria che prevede un servizio specifico per le persone, la competenza è fondamentale.
A regolamentare la costituzione di una farmacia sono sostanzialmente tre leggi:
- Legge n.475 del 2 aprile 1968 relativa a “Norme concernenti il servizio farmaceutico”
- Legge n362 del 8 novembre 1991 relativa a “Norme di riordino del settore farmaceutico”
- Legge n.248 del 4 agosto 2006 relativa a “Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale”
In virtù della normativa vigente è possibile costituire una farmacia privata conferendo la titolarità ad una persona fisica, a più persone riunite in una società in nome collettivo (snc) o a più persone organizzate in una società cooperativa a responsabilità limitata (scarl).
Inoltre c’è anche un criterio demografico da tenere in considerazione: l’apertura di una farmacia privata è possibile ogni 3.300 abitanti, in una sede vacante (quindi dove non c’è già una farmacia) o prendendo in gestione un’attività già avviata. Per svincolarsi da questi criteri selettivi la strada da intraprendere potrebbe essere quella di aprire una farmacia comunale, ma per farlo è necessario superare un concorso specifico. Pertanto, i tempi si dilaterebbero ulteriormente.
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Quali sono le principali procedure da seguire per aprire una farmacia privata?
Per la legge non è obbligatorio che il titolare sia un farmacista, titolo invece obbligatorio per chi si occuperà della vendita dei medicinali. Infatti, in assenza di una figura professionale idonea nell’organigramma della società costituita per la gestione della farmacia, è necessario assumere un laureato in Farmacia o in Chimica e tecnologie farmaceutiche regolarmente iscritti agli ordini professionali di competenza.
I principali passi da seguire su come aprire una farmacia:
- Costituzione di una società
La società da costituire potrà essere, come già specificato, una società individuale, una società in nome collettivo o una società cooperativa a responsabilità limitata. - Acquisto di una licenza
In assenza di una licenza specifica non è possibile avviare alcuna attività. Essendo l’apertura di una farmacia vincolata anche a fattori demografici, la disponibilità delle licenze è regolamentata da appositi bandi pubblicati periodicamente sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana. - Ottenimento del codice di tracciabilità del farmaco
Per essere autorizzati alla vendita dei medicinali un’autorizzazione necessaria è quella che consente di ottenere il codice di tracciabilità del farmaco. La domanda va inoltrata al ministero della Salute. - Autorizzazione per la vendita dei prodotti non medicinali
Per essere autorizzati alla vendita di integratori, prodotti per l’igiene, cosmetici – ovvero prodotti non medicinali – è necessario rivolgersi allo Sportello unico delle attività produttive del proprio Comune di residenza. - Asl e Camera di Commercio
Contestualmente agli altri adempimenti è obbligatorio richiedere all’Azienda sanitaria locale la concessione sanitaria per l’esercizio farmaceutico, nonché presentare comunicazione unica alla Camera di Commercio. Quest’ultima comunicazione può essere presentata anche in via telematica.
Quali sono i costi da affrontare per aprire una farmacia?
L’iter che porta all’apertura di una farmacia è molto dispendioso, non solo dal punto di vista delle tempistiche necessarie, ma anche e soprattutto dal punto di vista economico.
- La licenza
Abbiamo parlato della necessità di acquistare un’apposita licenza. È sostanzialmente questo il principale investimento che va affrontato. Il costo è variabile e sale – sfiorando cifre a sei zeri per le licenze relative a farmacie localizzate in zone appetibili e con poca concorrenza – quando ad essere acquistata è una licenza in mano a terzi. - La location
Al costo della licenza va aggiunto l’investimento per l’acquisto del negozio o, nella maggior parte dei casi, per l’affitto del negozio. Sia il prezzo di acquisto, che il prezzo annuale per affittare un immobile dipendono dal mercato immobiliare e dalle zone in cui si è ottenuta la licenza. - L’arredamento
Quando si apre una nuova farmacia va riservato del budget all’arredamento, che varia a seconda della dimensione del negozio, dell’ottimizzazione degli spazi e dei servizi offerti. - Software e apparecchiature
Tra gli elementi d’arredo, anche se contemplati in una voce differente, ci sono le apparecchiature necessarie allo svolgimento regolare del lavoro e a specifici software per la gestione della fatturazione e degli ordini ai fornitori.