Autofattura: tutto ciò che devi sapere
L’autofattura è un documento fiscale che serve a certificare la spesa di un bene o di un servizio e in cui il mittente e il destinatario corrispondono.
Che cos’è un’autofattura? L’autofattura è un documento di vendita valido ai fini fiscali che un soggetto con partita IVA emette verso sé stesso in qualità di cedente/cessionario oppure come cessionario/committente (cliente) per conto del cedente/prestatore (fornitore).
Si tratta di una particolare tipologia di fattura caratterizzata dal fatto che l’obbligo di applicazione dell’IVA e dell’emissione di fattura è a carico del destinatario.
Il documento rappresenta un’eccezione rispetto alle consuete modalità di fatturazione: infatti, di norma a emettere fattura è il fornitore di un bene o il prestatore di un servizio. Nell’autofattura, invece, destinatario e mittente sono la stessa persona, fisica o giuridica.
Da un punto di vista pratico, l’autofattura è identica a una normale fattura e deve contenere:
- dati del fornitore;
- indicazione sulla merce o sul servizio acquistato;
- importo netto;
- IVA e totale.
Scopriamo quali sono i principali casi previsti dalla normativa nei quali è necessario procedere all’emissione dell’autofattura.
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Quando si emette un’autofattura?
Il documento di autofattura deve essere emesso in caso di:
- Cessioni gratuite a titolo di omaggi quando la fattura si riferisce a omaggi distribuiti dall’azienda stessa;
- Autoconsumo, ovvero quando i beni o materiali di consumo dell’azienda sono destinati all’uso personale o familiare del soggetto passivo IVA oppure nei casi di “svuotamento” dell’impresa per cessazione attività;
- Acquisti di beni o servizi da fornitori residenti in paesi extra-UE che non hanno in Italia una stabile organizzazione o un rappresentante. Questo tipo di fatturazione rientra nella disciplina giuridica del Reverse Change;
- Denuncia se dopo 4 mesi dal compimento di una operazione rilevante ai fini IVA non si riceve la relativa fattura. La cosiddetta autofattura-denuncia deve contenere tutti gli elementi della fattura non ricevuta e va presentata entro 30 giorni all’ufficio IVA di competenza. La stessa procedura vale quando si riceve una fattura irregolare. In questo caso, l’autofattura deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate entro 15 giorni dalla data di registrazione.
Altri casi meno frequenti in cui è necessaria l’emissione di autofattura sono:
- Autofattura per acquisti da produttori agricoli o ittici in regime di esonero;
- Autofattura per acquisti di rottami, carta da macero, ecc.;
- Autofattura per acquisti di oro o argento industriale.
Cosa dice la normativa
A partire dal 1° gennaio 2019, le autofatture sono soggette alla normativa sulla fatturazione elettronica obbligatoria. Ciò significa che devono essere generate in formato XML, trasmesse attraverso il Sistema di Interscambio (SdI) predisposto dall’Agenzia delle Entrate e conservate elettronicamente per 10 anni.
Le autofatture devono essere emesse con il codice identificativo ordinario TD01 in caso di Reverse Change, omaggi, autoconsumo e acquisto da agricoltori esonerati da obblighi IVA.
Se, invece, si emette un’autofattura-denuncia il codice identificativo da inserire nel campo “Tipo Documento” è TD20.
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