Il Metaverso è uno spazio virtuale dove le differenze con la realtà si assottigliano e in cui le persone si muovono attraverso “digital twin”, ovvero rappresentazioni digitali e tridimensionali di sé.
Negli ultimi anni la parola Metaverso – in inglese, Metaverse – è diventata sempre più popolare come risultato delle dichiarazioni di Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, che ha deciso di cambiare nome all’intera compagnia in Meta.
Tuttavia, al contrario di quello che si può pensare, non si tratta di un concetto emerso di recente: fu infatti l’autore statunitense Neal Town Stephenson a coniare il termine che compare all’interno del suo romanzo di fantascienza postcyberpung dal titolo Snow Crash, pubblicato nel 1992. Il Metaverse è descritto come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar.
Stephenson descrive il Metaverso come un’enorme sfera nera di 65.536 km (216) di circonferenza, tagliata in due all’altezza dell’equatore da una strada percorribile anche su di una monorotaia con 256 stazioni, ognuna a 256 km (28) di distanza. Su questa sfera ogni persona può realizzare in 3D tutti i luoghi che desidera, dai negozi agli uffici e fino ai nightclub, potenzialmente visitabili dagli utenti. Tra i più famosi esempi di Metaverso c’è sicuramente il mondo virtuale di Second Life, una piattaforma in cui è possibile creare un avatar e interagire con altre persone come se si fosse davvero in quel luogo.
A dare invece la definizione più esaustiva di Metaverso è stato l’investitore Matthew Ball, autore della raccolta The Metaverse Primer, divisa in nove parti e pubblicata sul suo blog: «Il Metaverso è una rete perdurante di mondi 3D che si espande in tempo reale, che restituisce un senso d’identità continuo nel tempo, in cui gli oggetti permangono e che tiene memoria delle transazioni effettuate in passato. Un numero di utenti illimitato, ognuno con il proprio senso di presenza fisica, ne può fare esperienza sincronicamente.»
Si possono distinguere due tipologie di Metaverso, ovvero quella centralizzata, in cui la gestione è affidata a una sola entità, come ad esempio un’azienda che ne decide l’economia, lo sviluppo e le regole generali, e quella decentralizzata, che ha come punto di riferimento le DAO (Decentralized Autonomous Organization) e in cui vige una governance democratica e più aperta. È quindi necessario precisare che benché si parli a parlare al singolare, sarebbe più opportuno parlare di “metaversi” poiché esistono differenti piattaforme che permettono di entrare in uno di questi mondi.
Il Metaverso è ormai una realtà, ma è anche un progetto in corso, come ammesso anche dal CEO di Meta, tuttavia è possibile individuarne le caratteristiche principali:
- Spazi tridimensionali al cui interno si può giocare, creare, lavorare e concludere anche accordi commerciali e dove gli utenti possono muoversi liberamente utilizzando gli avatar;
- Gli spazi virtuali possono essere creati dagli utenti stessi che li mettono a disposizione di altri utenti;
- Il collegamento tra lo spazio reale e quello digitale è reso possibile dall’impiego di tecnologie di Realtà Aumentata (RA) e di realtà mista detta anche realtà ibrida. Tra le tecnologie più utilizzate troviamo la Realtà Virtuale (RV), l’Intelligenza Artificiale (IA) e gli NFT;
- Si possono utilizzare valute virtuali e reali;
- Alla base degli spazi virtuali ci sono degli standard tecnici compatibili, protocolli, l’interoperabilità, la proprietà digitale, la tecnologia Blockchain e legislazioni che ne regolano l’uso.
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Quali sono le possibili applicazioni del Metaverso?
In un futuro non troppo prossimo nel Metaverso potremo eseguire gran parte delle nostre attività quotidiane, come ad esempio fare shopping, partecipare a corsi di formazione, riunioni e conferenze, giocare con gli amici e molto altro ancora.
Esistono infatti molte applicazioni pratiche del Metaverso e sono numerose le aziende che stanno investendo in questa tecnologia. Tra gli ambiti di attività già presenti nel Metaverso ci sono:
- Gaming;
- Entertainment;
- Fashion;
- Food&Beverage;
- Formazione e istruzione;
- Arte e teatro;
- Architettura e design;
- Smart working;
- Settore immobiliare;
- Content marketing;
- Pagamenti digitali.
Come entrare nel Metaverso?
Per accedere al Metaverso è necessario prima di tutto procurarsi un computer o uno smartphone, disporre di una connessione a Internet per poter interagire con i contenuti digitali e avere un account su una delle piattaforme del mondo virtuale. Per rendere l’esperienza più immersiva e realistica è inoltre consigliabile procurarsi un visore di Realtà Aumentata per provare la sensazione di essere davvero in quel luogo e interagire come se ci si trovasse di persona.
Una volta entrati nel Metaverso si dovrà anche creare un avatar come rappresentanza digitale di sé stessi, come un doppio virtuale, che potrà poi essere personalizzato come piace. Questo nuovo universo parallelo virtuale, in cui si può esplorare, interagire e creare contenuti, è una realtà sempre più presente ed accessibile anche a chi è meno esperto, quindi non è necessario avere competenze informatiche speciali per accedervi e scoprire come sfruttare le sue potenzialità.
Ecco quali sono le principiali piattaforme per entrare nel Metaverso:
- Decentraland: è un mondo 3D che si basa sulla blockchain di Ethereum in cui gli utenti, una volta iscritti, possono giocare, esplorare, creare edifici virtuali e partecipare a compravendite di diverso tipo. Gli elementi virtuali di Decentraland possono essere acquistati con una criptovaluta chiamata MANA;
- The Sandbox: anche questo luogo virtuale è collegato alla blockchain della criptovaluta Ethereum e ogni oggetto è un NFT che può essere comprato o scambiato con gli altri utenti. La piattaforma Sandbox non è ancora disponibile ma è possibile visitare il sito e interagire con la community;
- Stageverse: è una delle più recenti piattaforme e ha debuttato con il concerto dei Muse, gratuito per un periodo limitato, che l’ha resa celebre. Stageverse è un Metaverso specializzato in eventi live e concerti, accessibile attraverso l’app Oculus Quest disponibile per dispositivi iOS e Android.
Metaverso e pagamenti digitali: quale futuro?
Il Metaverso non è destinato solo a rivoluzionare il modo in cui le persone lavorano, trascorrono il tempo libero, intrattengono relazioni, ma anche come si effettuano i pagamenti.
A offrire un approfondimento interessante sul tema è lo studio Welcome to the Metaverse di Deloitte. Dall’analisi proposta dal report emerge che il continuo miglioramento delle tecnologie abilitanti, la rapida evoluzione e la scalabilità del mercato, sono tutti indicatori che suggeriscono l’impatto che il Metaverso avrà su tutti i settori, compreso quello dei pagamenti.
Secondo Deloitte, come riportato in un recente articolo del Wall Street Italia, le istituzioni finanziare, come parte fondamentale della loro strategia di crescita, dovranno considerare:
- Come gestire l’interoperabilità delle valute (tradizionali, cripto, asset digitali) tra mondi del Metaverso, sia al suo interno che all’esterno;
- Quale prodotto emergerà come il primo wallet, largamente accettato, per ospitare beni e contratti, chi e come lo svilupperà;
- Come garantire adeguatamente prestiti nel Metaverso, considerando la novità degli asset digitali e la mancanza di un track record sulla stabilità dei prezzi;
- Se i clienti intenderanno interagire o meno con istituzioni finanziarie tradizionali per transazioni nel Metaverso.
Le innovazioni introdotte dal Metaverso rappresentano un ulteriore spinta verso i pagamenti digitali come soluzione e alternativa all’utilizzo del contante. Basti pensare che i dati condivisi dall’Osservatorio Innovative payments del Politecnico di Milano evidenzia che nel 2021 i pagamenti digitali hanno raggiunto 327 miliardi di euro (+22% rispetto al 2020). In aggiunta, i Mobile e Wearable Payments, cioè quei pagamenti effettuati in negozio da smartphone o da oggetti indossabili, come gli smartwatch, sempre nel 2021 hanno superato i 7 miliardi di euro, raddoppiando il loro valore rispetto al 2020 (+106%) e conquistando un posto di rilievo nel panorama dei pagamenti innovativi.
Anche Worldline, realtà da sempre attiva nel settore dei pagamenti innovativi, guarda al futuro con Worldline Metaverse, nel quale ai consumatori finali, sarà concessa la possibilità di acquistare beni e servizi, con o senza possedere criptovalute, accedendo in un ambiente virtuale dove potranno scegliere, consultare nel dettaglio i prodotti, restituendo un’esperienza di pagamento completamente integrata.
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