31 Luglio 2024
PSD3: la guida alla Direttiva sui servizi di pagamento

PSD3: la guida alla Direttiva sui servizi di pagamento

Con l’aggiornamento della PSD3 si introducono nuovi limiti e regolamentazioni in merito alla gestione dei pagamenti digitali e alla loro sicurezza, delineando un quadro giuridico più chiaro e coerente per tutti gli Stati membri dell’Unione Europea.

Cos’è la PSD3 e come si è evoluta?

L’evoluzione e la rapida diffusione dei pagamenti digitali ha reso necessario un adeguamento normativo utile a regolamentare quest’ambito in maniera efficace, tutelando sia consumatori che merchant. Proprio per rispondere a questa esigenza è stata delineata la PSD3 (Payment Services Directive), la terza direttiva sui servizi di pagamento, con l’obiettivo di perfezionare le linee guida già introdotte con le precedenti PSD1 (2007) e PSD2 (2015).

Il 23 aprile 2024 il Parlamento Europeo ha, infatti, approvato il testo relativo alla PSD3 e al Regolamento sui Servizi di Pagamento (PSR), aprendo la strada a modifiche significative nel panorama dei pagamenti digitali all’interno dell’Unione Europea. Tale documento è incentrato sulla tutela dei consumatori e sulla creazione di un mercato dei pagamenti europeo le cui parole chiave sono sicurezza, integrazione, competitività ed efficienza.

Nello specifico, la relazione programmatica “Modernising payment services and opening financial services data: new opportunities for consumers and businesses” spiega in modo chiaro come la PSD3 ampli il quadro delineato dalla PSD2, incrementando l’attenzione su alcuni aspetti chiave, che comprendono:

  • Potenziamento della Strong Customer Authentication, per rafforzare le misure di sicurezza e prevenire eventuali frodi come lo spoofing o il social engineering;
  • Condivisione delle informazioni sulle frodi tra i PSP in modo che siano accessibili sulle piattaforme informatiche dedicate;
  • Rafforzamento del monitoraggio delle transazioni e promozione di azioni educative per aumentare la consapevolezza delle frodi tra clienti e personale;
  • Estensione dei diritti di rimborso dei consumatori in determinate situazioni;
  • Miglioramento dei servizi di verifica IBAN e proprietà del conto corrente a tutti i bonifici, inclusi quelli istantanei;
  • Maggiore trasparenza negli estratti conto e sulle commissioni applicate dagli ATM degli altri operatori;
  • Migliore accesso dei consumatori al contante;
  • Creazione di una dashboard per i consumatori per avere una visione completa delle autorizzazioni fornite e per revocare l’accesso ai dati;
  • Miglioramento dell’Open Banking;
  • Promozione della concorrenza leale.

Ciascuno degli aspetti delineati diventa fondamentale per il raggiungimento di un contesto normativo con il quale è possibile promuovere l’innovazione e la concorrenza, garantendo un alto livello di sicurezza rafforzando anche i diritti dei consumatori, grazie alla piena chiarezza delle informazioni.

Un documento simile è fondamentale poiché consente di anticipare e prevenire le sfide alla sicurezza che potrebbero emergere con l’avanzare della tecnologia, contrastando le tattiche sempre più sofisticate adottate dai frodatori nell’era digitale. Grazie alla PSD3, l’Unione Europea diventa leader mondiale nella regolamentazione e nell’innovazione dei servizi finanziari, aprendo la strada a un futuro più sicuro, inclusivo e competitivo per il mercato dei pagamenti digitali.


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Impatto della PSD3 sui consumatori e sui venditori

Il cambiamento delle abitudini dei consumatori in merito alle transazioni e alle modalità di acquisto e pagamento, unico ai progressi tecnologici del settore, hanno reso necessaria l’introduzione della PSD3, al fine di adeguare la normativa vigente alle nuove esigenze di consumatori ed esercenti in tutta l’Unione Europea.

Proprio come le precedenti direttive PSD2 e PSD1, la PSD3 è obbligatoria e dovrebbe essere adottata nel corso del 2025, pertanto la mancata applicazione delle sue regole comporterà l’assegnazione, da parte delle autorità competenti di ciascun Stato membro, di sanzioni o, addirittura la revoca della licenza per l’istituto che non ha osservato le nuove disposizioni.

L’adozione di questi emendamenti all’interno dell’Europa apporta una serie di benefici destinati a migliorare l’esperienza dei clienti in diversi contesti, tra cui:

Requisiti SCA rafforzati

Per rafforzare la sicurezza dei pagamenti digitali sono state introdotte misure in grado di contrastare più efficacemente le frodi e tutelare maggiormente i consumatori. Per questo motivo, sono stati resi più stringenti i requisiti per la Strong Customer Authentication (SCA), infatti per verificare le transazioni e autorizzare i pagamenti tramite carte di credito, digital wallet altri dispositivi dotati di tecnologia contactless, come smartphone e smartwatch, è necessario fornire due informazioni, garantendo che rimangano indipendenti, tra le tre categorie:

  • Conoscenza: un elemento conosciuto, come un PIN o una password;
  • Possesso: un elemento posseduto, come un lettore di carte o un telefono cellulare;
  • Inerenza: una caratteristica biometrica, come il riconoscimento del volto o delle impronte digitali.

Maggiore prevenzione delle frodi

Una delle lacune più complesse del PSD2 riconosciute ed affrontate dalla Commissione Europea riguarda il reato di impersonificazione, tramite il quale il cliente viene manipolato fino a fornire volontariamente il proprio consenso ad operazioni che danneggiano economicamente la propria persona in quanto cliente degli istituti di credito. Poiché tale tecnica di ingegneria sociale sfrutta l’errore umano, non solo è più difficile da riconoscere, ma anche da prevenire. Per questo motivo, sono state implementate nuove misure per rilevare tali operazioni, ovvero:

  • Controllo IBAN/nome obbligatorio: per tutti i bonifici, verrà implementato un controllo incrociato da parte della banca tra IBAN e nome del beneficiario associato;
  • Rafforzamento del monitoraggio delle transazioni: così da identificare attività di pagamento insolite e potenzialmente fraudolente;
  • Condivisione delle informazioni sulle frodi: i fornitori di servizi di pagamento potranno condividere informazioni sulle frodi ai propri clienti tramite piattaforme sicure.

Miglioramenti all’open banking

Basandosi sul testo della PSD2, la Commissione ha anche offerto maggiori regole per quanto riguarda l’open banking, consentendo ai fornitori terzi di accedere, con il consenso del cliente, ai dati dei conti bancari e di pagamento per offrire servizi di valore, come i riepiloghi delle spese, gli strumenti utili per monitorare il proprio budget o i prodotti finanziari personalizzati. Con la nuova Direttiva si facilita lo scambio di informazioni tra banche e terze parti, migliorando le interfacce di accesso ai dati personali, garantendo sicurezza, affidabilità e facilità d’uso per i clienti di tutte le età.

Più chiarezza sulle conversioni di valuta dei pagamenti

La PSD3 introduce anche nuovi obblighi per i prestatori di servizi di pagamento con cambio valuta verso paesi extra-Unione Europea. Gli istituti di credito saranno tenuti a comunicare in modo chiaro e trasparente ai clienti le spese di conversione valutaria stimate per bonifici, esplicitando anche il tempo previsto per il ricevimento del denaro da parte del beneficiario. In questo modo, i consumatori potranno confrontare i tassi di conversione e le commissioni applicate ai trasferimenti internazionali, prendendo decisioni informate e consapevoli.

Migliore protezione per i fondi bloccati temporaneamente

In alcuni settori, come quello degli hotel e del noleggio auto, è comune trattenere temporaneamente una somma di denaro a titolo di cauzione per coprire potenziali costi o danni durante l’uso del servizio o prodotto da parte del cliente, tuttavia questo importo è stato considerato dall’Europa come sproporzionato rispetto alla transazione finale. Per facilitare il processo di rimborso, contrastando le operazioni più onerose, la PSD3 introduce nuove regole in grado di garantire un rimborso più rapido dei fondi non utilizzati, evitando inoltre importi eccessivi e ingiustificati, incentivando un sistema di pre-autorizzazione più equa e trasparente.

Più disponibilità del contante

Nonostante i pagamenti digitali stiano registrando una crescita inarrestabile, il contante rimane il mezzo di pagamento più diffuso in Italia e in diverse nazioni europee. Per soddisfare i bisogni dei cittadini, la Commissione Europea, con l’aggiornamento della PSD3, amplia l’accessibilità al contante attraverso tre principali azioni:

    1. Cashback senza acquisti: consentendo ai commercianti di offrire ai clienti il servizio di prelievo di contanti “cashback” anche in assenza di un acquisto. In questo caso, i consumatori possono recarsi alla cassa e richiedere il prelievo di denaro utilizzando la propria carta di pagamento o il portafoglio mobile, senza alcun obbligo, fino a un massimo di 50 euro;
    2. Aumento del numero di sportelli automatici: la Commissione ha ritenuto necessario incrementare la diffusione degli sportelli automatici in tutto il territorio europeo, in particolare nelle aree più periferiche, dove la disponibilità di contante è attualmente limitata;
    3. Trasparenza sulle commissioni: attraverso l’obbligo di comunicare ai propri clienti le commissioni applicate da tutti gli operatori, le persone possono confrontare le tariffe e scegliere l’ATM più conveniente prima di effettuare un prelievo.

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