5 Luglio 2024
Franchigia spese mediche: come funzionano le detrazioni 730

Franchigia spese mediche: come funzionano le detrazioni 730

Le spese mediche rappresentano uno dei maggiori costi per le famiglie italiane che impiegano una parte considerevole del loro reddito per cure e prestazioni sanitarie. Fortunatamente, il sistema fiscale italiano offre ai contribuenti la possibilità di recuperare parte di queste spese attraverso le detrazioni fiscali.

Come funzionano le detrazioni 730?

Ogni anno, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti il modello 730, un documento utile per la dichiarazione dei redditi percepiti nell’anno precedente. Questo strumento permette a determinate categorie di lavoratori e pensionati di beneficiare di un rimborso sulle imposte versate, usufruendo di agevolazioni fiscali e bonus, oltre a regolarizzare la propria posizione fiscale.

Le persone che sono tenute a compilare il documento sono coloro che nel corso dell’anno precedente hanno percepito:

  • Redditi da lavoro dipendente e assimilati;
  • Redditi dei terreni e dei fabbricati;
  • Redditi di capitale;
  • Redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita IVA;
  • Redditi diversi e soggetti a gestione separata;
  • Redditi di capitale di fonte estera, diversi da quelli che concorrono a formare il reddito complessivo.

Presentando entro il 30 settembre tutti i documenti al CAF (Centro di Assistenza Fiscale), al commercialista o sul sito web dell’Agenzia delle Entrate, è possibile ottenere vantaggi e detrazioni che consentono di recuperare parte delle somme versate per alcune categorie di spesa che coprono vari ambiti della vita quotidiana. Tra queste compaiono, ad esempio, le spese veterinarie, quelle dell’affitto, le spese relative ai bonus legati alle ristrutturazioni della propria casa, quelle scolastiche e le spese mediche.

Le spese mediche, in particolare, rappresentano una categoria che incide significativamente sul bilancio familiare dei contribuenti, infatti secondo il comunicato stampa del GIMBE, nel 2022 la spesa media nazionale destinata alla salute è stata pari a 1.362,24 euro a famiglia, registrando un aumento rispetto ai 1.298,04 euro del 2021. Tale cifra include sia la spesa per farmaci che quella per analisi, visite e prestazioni presso strutture private, a carico delle famiglie per circa l’89% e a cui sempre più italiani sono costretti a ricorrere per ovviare alle lunghe liste d’attesa del sistema sanitario pubblico.

Il modello 730 diventa quindi uno strumento importante per recuperare parte di queste spese e incentiva i cittadini ad effettuare le cure di cui hanno bisogno senza dover sopportare un esborso economico troppo elevato, con conseguenti vantaggi sia in termini di salute che di risparmio.
Tuttavia, è bene ricordare che il rimborso ottenuto è pari a una percentuale specifica per ogni categoria di spesa e nel caso delle spese mediche, la detrazione ammonta al 19%, calcolata solo per l’importo eccedente la franchigia, somma che non viene detratta, salvo casi specifici.

Per comprendere appieno il funzionamento di questo sistema, è fondamentale sapere quali sono le spese detraibili e dove si applica la franchigia, così da stabilire correttamente l’importo della detrazione a cui si ha diritto presentando il modello 730.


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Detrazioni 730: le spese mediche detraibili nel 2024

Come riportato dal sito dell’Agenzia delle Entrate, l’elenco completo delle spese mediche che possono essere detratte comprende:

  • Spese mediche generiche: considerando le spese per prestazioni mediche, chirurgiche e di laboratorio, le spese per l’acquisto di medicinali da banco o con ricetta medica (anche omeopatici), le spese per ricoveri ospedalieri collegati a una operazione o a degenze;
  • Spese per l’acquisto e l’affitto di dispositivi medici: protesi, apparecchi acustici, occhiali, o il macchinario per l’aerosol o per la misurazione della pressione sanguigna;
  • Spese per prestazioni di specialisti: come esami diagnostici, terapie fisiche, visite o prestazioni chirurgiche;
  • Importi dei ticket pagati, se le spese sono state sostenute nell’ambito del Servizio sanitario nazionale.

Per ognuna di queste voci, è necessario presentare la documentazione corretta che attesti la spesa sostenuta, così da poter confermare i pagamenti nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate effettui dei controlli. Per non perdere il diritto ai vantaggi fiscali, è necessario conservare i documenti fino al 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione. Tra questi, sono incluse le fatture o le ricevute fiscali, le prescrizioni mediche e i certificati che attestino le patologie o le condizioni di salute del contribuente.

I pagamenti dovranno essere tracciabili, effettuati quindi tramite dispositivo POS utilizzando la propria carta di credito o debito, il proprio smartphone o smartwatch, tramite digital wallet, o in alternativa attraverso un bonifico bancario, avendo cura di specificare adeguatamente il motivo della spesa all’interno del campo della causale del pagamento.

Le detrazioni fiscali possono essere richieste esclusivamente dal soggetto che ha effettivamente sostenuto le spese per le quali si richiede il beneficio. Tuttavia, è importante ricordare che è possibile includere le spese sostenute dai familiari, purché risultino a carico del contribuente e non superino un reddito annuo pari a 2.840,51 euro. Tale limite aumenta a 4.000 euro unicamente per i figli di età inferiore ai 24 anni.

Che cos’è la franchigia e a quali spese si applica?

Con il termine franchigia si indica una somma fissa al di sotto della quale non è possibile, per i contribuenti, ottenere un rimborso delle spese effettuate nel corso dell’anno e nel caso delle spese mediche, tale somma ammonta a 129,11 euro.

Questa soglia è applicabile per le spese mediche generiche e per quelle specialistiche, tuttavia non va considerata nel caso in cui si vogliano detrarre i costi dei dispositivi medici acquistati o noleggiati. L’esclusione della franchigia è presente anche per alcune spese sostenute per le persone con disabilità, come ad esempio il trasporto in ambulanza o l’acquisto di arti artificiali per agevolare la deambulazione. Per poter calcolare adeguatamente le detrazioni che spettano in fase di dichiarazione dei redditi è necessario calcolare prima la spesa totale di tutte le somme accumulate durante il corso dell’anno, successivamente va eliminata la franchigia, applicando alla fine la percentuale del 19%.

Per fare un esempio pratico, si può considerare la spesa di un contribuente che raggiunge i 1000 euro, a cui va sottratta la franchigia di 129,11 euro. Al risultato, ovvero 870,79 euro va applicata la percentuale del 19%, ottenendo così una detrazione fiscale di 165,47 euro.

L’Agenzia delle Entrate eroga i rimborsi fiscali circa un mese dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi, tuttavia se l’importo della detrazione supera i 15.493,71 euro, è possibile richiedere la rateizzazione in quattro quote annuali di pari importo. In questo modo, il rimborso viene distribuito nel tempo, alleviando l’impatto finanziario delle spese mediche sostenute.


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