Il nostro Paese, tra gli Stati europei, è all’avanguardia nel campo dell’intelligenza artificiale, tanto da avere un laboratorio nazionale nato dalla sinergia tra le migliori Università e i migliori ricercatori italiani.
L’obiettivo principale del «Laboratorio nazionale di Laboratorio intelligenza artificiale e sistemi intelligenti» è seguire e collaborare con le startup del settore, in un contesto applicativo dell’industria 4.0.
Per comprendere lo sviluppo e le potenzialità dell’intelligenza artificiale è necessario spiegare di cosa si tratta, partendo da una prospettiva tecnica.
La più puntuale definizione di intelligenza artificiale è fornita da intelligenzaartificiale.it, un portale dedicato al settore.
L’intelligenza artificiale «è un ramo dell’informativa che permette la programmazione e progettazione di sistemi – sia hardware che software – che permettono di dotare le macchine di determinate caratteristiche […] considerate tipicamente umane quali, ad esempio, le percezioni visive, spazio-temporali e decisionali.»
Nella sostanza delle cose, l’intelligenza artificiale potrebbe essere definita come l’abilità di un sistema tecnologico di risolvere problemi o svolgere compiti e attività tipici della mente e dell’abilità umane.
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L’applicazione dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana
In un libro bianco pubblicato quest’anno dall’Agenzia dell’Italia digitale – progetto della presidenza del Consiglio dei ministri – sono illustrate linee guida e raccomandazioni per l’utilizzo sostenibile e responsabile dell’intelligenza artificiale nella Pubblica amministrazione. Un’iniziativa finalizzata a finanziare dei progetti pilota in diversi ambiti di applicazione, al servizio del cittadino.
Tra questi il settore della sicurezza, il settore della sorveglianza o il settore della prevenzione dei disastri ambientali.
Intelligenza artificiale e aziende: quali opportunità?
In un’ottica di capitalizzazione della sfida proposta al nuovo mercato produttivo italiano dall’industria 4.0, lo sviluppo dei software di intelligenza artificiale, oggi, è probabilmente il tema tecnologico più importante, in grado di trasformare i processi produttivi di diversi settori e in particolar modo per quelle startup, piccole e medie imprese e aziende che puntano sull’innovazione in ambiti quali, ad esempio, il settore tessile e manifatturiero, tra i principali.
I 4 vantaggi principali delle aziende che si affidano a sistemi di intelligenza digitale
- Maggiore velocità e semplicità nei processi di ricerca e sviluppo
- Maggiore ottimizzazione dei processi di produzione
- Maggiore targetizzazione nella promozione e nella vendita
- Maggiore affidabilità dei dati di user experience
Ricerca e sviluppo
In un’ottica di miglioramento della progettazione aziendale, l’intelligenza artificiale può contribuire, tramite sistemi costruiti su misura, a semplificare le fasi di ideazione di nuovi prodotti e nuovi servizi, così come identificare nuove possibile aree di intervento, anche in base a dati statistici ed esigenze del mercato di riferimento.
Processi di produzione
L’ottimizzazione della dinamica operativa rappresenta un ambito fondamentale per le aziende innovative. I sistemi di intelligenza artificiale, infatti, rendono maggiormente fruibili e facilmente leggibili le informazioni necessarie al funzionamento del processo produttivo, sempre disponibili e soprattutto connesse ai macchinari che compongono un determinato impianto. Il vantaggio è l’ottenimento di un maggiore risparmio di tempo.
Vendita
Il settore e-commerce, ad esempio, potrebbe beneficiare dell’intelligenza artificiale per il raggiungimento degli obiettivi in maniera più efficiente, grazie a dei sistemi integrati di analisi del target e dei potenziali clienti che hanno un impatto significativo sul processo di acquisizione di dati dai clienti, delle loro abitudini di acquisto e dei loro interessi.
User Experience
L’efficienza di un servizio offerto o di un processo di acquisto potrebbe essere migliorato grazie all’applicazione dei cosiddetti “chatbot”, usati nel customer care. I chatbot, ovvero dei software progettati per simulare una conversazione con un essere umano, non sostituiscono per competenza gli addetti al customer care ma semplificano il loro lavoro interagendo con i clienti solo per le domande base, semplici e non complesse.