Intelligenza artificiale e lavoro: il mercato del lavoro sta cambiando forma e con la quarta rivoluzione industriale l’uso dell’intelligenza artificiale nei processi produttivi è diventato realtà.
L’intelligenza artificiale sostituirà il lavoro umano spazzando via molti posti di lavoro, oppure il cambiamento sarà una grande opportunità di business per le imprese?
Quando si parla di artificial intelligence, dubbi, preoccupazioni e domande sul futuro del lavoro sorgono spontanee. Eppure stando all’ultimo rapporto di Accenture Strategy, i dati sono ottimistici e ci mostrano un futuro dove l’evoluzione tecnologica porterà ad un aumento del 38% dei ricavi delle aziende entro il 2020, a patto che investano fin da ora nella cooperazione uomo-macchina.
Innovazione tecnologica, maggiore interazione tra uomo e macchina, aumento della produttività e della qualità di prodotti e servizi, sono gli obiettivi che definiscono la relazione tra intelligenza artificiale e lavoro, la nuova sfida delle aziende che guardano al futuro.
Intelligenza artificiale e lavoro: il simbolo della Quarta rivoluzione industriale
La relazione tra intelligenza artificiale e lavoro sta cambiando il volto delle aziende e il nostro futuro rivoluzionando la storia dell’umanità così come l’abbiamo conosciuta fino a oggi.
Le aziende sono sempre più digitali e interconnesse rispetto al passato, lo smart office e i digital workplace aprono nuove possibilità di business e l’ottimizzazione dei processi produttivi nei vari settori si traduce in esperienze di acquisto più entusiasmanti per i consumatori finali.
Tutto questo è possibile grazie all’intelligenza artificiale, conosciuta anche con l’acronimo di IA, il simbolo di un cambiamento di portata mondiale che ha aperto le porte alla quarta rivoluzione industriale e all’industria 4.0.
Il report The Future of Jobs presentato nell’ambito del World Economic Forum ha evidenziato che nei prossimi anni a condizionare il mondo del lavoro saranno sia elementi demografici che tecnologici. Cambieranno di conseguenza le competenze e le abilità richieste dalle aziende.
Il risultato di questa rivoluzione è un’Industria 4.0, il processo di trasformazione industriale che prevede l’implementazione di nuove tecnologie produttive. L’obiettivo è migliorare le condizioni di lavoro e aumentare produttività e qualità di prodotti e servizi allo scopo di creare nuovi modelli di business.
Intelligenza artificiale e lavoro: i principi della smart factory e le tecnologie abilitanti
L’idea di un’industria 4.0 si basa sul concetto di smart factory che prevede un processo di produzione in cui ogni passaggio è connesso all’altro attraverso una serie di macchinari automatizzati e intelligenti.
La smart factory è formata da tre parti:
- Smart production: tecnologie produttive utili a creare un rapporto di collaborazione tra lavoratore, macchina e strumenti
- Smart service: l’insieme delle infrastrutture informatiche e tecniche che consentono l’integrazione tra i vari sistemi produttivi. Rientrano nella categoria anche quei servizi che permettono di integrare le aziende tra loro e con le strutture esterne.
- Smart energy: l’insieme delle tecnologie studiate al fine di ridurre gli sprechi energetici
Le nove tecnologie che caratterizzano l’industria 4.0 sono chiamate abilitanti e secondo la definizione della Commissione Europea si tratta di tecnologie “ad alta intensità di conoscenza e associate a elevata intensità di R&S, a cicli di innovazione rapidi, a consistenti spese di investimento e a posti di lavoro altamente qualificati”.
- Advanced manufacturing solution: sistemi avanzati di produzione di cui fa parte la robotica avanzata
- Additive manufacturing: sistemi di produzione atti ad aumentare l’efficenza dell’uso dei materiali
- Realtà aumentata: sistemi di visione che prevedono l’utilizzo della realtà aumentata per migliorare le attività quotidiane
- Simulazioni: permettono di riprodurre in scala digitale gli esperimenti realizzati in un laboratorio reale con una conseguente riduzione dei costi
- Integrazione orizzontale e verticale: semplificazione dello scambio d’informazioni tra tutti gli attori del processo produttivo
- Industrial internet: il concetto di Industrial internet of things, o “internet delle cose”, fa riferimento alle smart machines il cui utilizzo aumenta l’efficenza dei processi produttivi
- Cloud: archiviazione online e uso di cloud computing e di sistemi per l’analisi dei dati
- Sicurezza informatica: l’insieme delle tecnologie necessaria a proteggere un computer o un sistema informatico per evitare la perdita di dati e informazioni
- Big Data Analytics: l’insieme delle tecniche di gestione di una grande quantità di dati
Intelligenza artificiale e lavoro: i 10 lavori del futuro
Il fattore umano farà sempre la differenza, ma il legame tra intelligenza artificiale e lavoro rappresenta una grande risorsa per lo sviluppo produttivo, economico, tecnologico e sociale del nostro domani.
Gli smart speaker, in altre parole gli assistenti vocali tra cui figurano Siri e Alexa, e i chatbot simili a Laila sono già realtà o lo saranno a breve come Amazon Go, il negozio smart e senza casse la cui apertura è prevista entro il 2021.
L’uso dell’intelligenza artificiale investe diversi settori a partire dalla ricerca e sviluppo passando per i processi di produzione e fino alla vendita e alla user experience.
Oltre quelli già citati, ecco quali sono i 10 settori che puntano sull’intelligenza artificiale e quali sono i possibili utilizzi dell’IA.
- Healthcare: supporto diagonosi e dispositivi di assistenza per medici, infermieri e cure domestiche
- Intelligent Data Processing: algoritmi che estrapolano le informazioni e permettono l’analisi predittiva di un determinato fenomeno
- Recommendation: applicazioni che guidano le scelte d’acquisto degli utenti in base alle informazioni fornite in maniera diretta o indiretta dal consumatore
- Image processing: riconoscimento di oggetti, persone e animali a partire da un’immagine statica. Rientra in questa categoria la videosorveglianza.
- Intelligent Object: tutti quegli oggetti in grado di compiere azioni senza l’intromissione umana
- Smart home: l’insieme delle tecnologie che rendono una casa intelligente e permettono all’utente di programmare e gestire da remoto i dispositivi elettrici (monitoraggio della temperatura dell’appartamento, regolazione della luminosità delle lampadine, etc)
- Smart car: è il veicolo del futuro, l’auto in grado di guidare da sola e monitorare le condizioni della strada. È dotata di una connessione a internet e consente l’accesso ai suoi dati sia ai passeggeri che da remoto. È in grado di chiamare in autonomia il soccorso stradale in caso d’incidente e segnala direttamente all’officina possibili problemi al veicolo.
- Smart city: sono le città del domani che puntano su economia, mobilità, ambiente, persone, vita e governance intelligenti ovvero capaci di utilizzare le innovazioni tecnologiche con l’obiettivo di migliorare l’architettura, le infrastrutture e la mobilità di un paese.
- Robotica: è il settore dell’ingegneria che studia e sviluppa i sistemi che permettono ai robot di riprodurre in modo automatico il lavoro umano. La robotica è utilizzata in diversi campi come ad esempio la domotica, l’industria, il settore militare e quello sociale.
- Videogames: la IA applicata ai videogiochi sta cambiando il mondo del gaming permettendo all’utente di vivere un’esperienza immersiva e completa rispetto al passato.