31 Gennaio 2020
Invisible Payments come funzionano

Invisible Payments: il futuro dei pagamenti online e in-store

Invisible Payments, i pagamenti del futuro… già nel presente. Ecco come funzionano

Gli Invisible Payments, conosciuti più comunemente come “pagamenti invisibili”, sono la nuova frontiera dei pagamenti online e in negozio. Infatti, si differenziano dai tradizionali pagamenti perché sono automatici, smart e intelligenti. Ma in cosa consistono? Uscire da un supermercato senza recarsi alla cassa (come avviene nei nuovi supermarket Amazon Go), pagare un parcheggio con un’App, ordinare una pizza con lo smartphone pagando con l’impronta digitale, comprare qualcosa su Amazon con i comandi vocali di Alexa: tutti questi sono esempi pratici di pagamenti invisibili. Sono transazioni che avvengono in modo automatico, velocizzando enormemente la fase di check-out.

Niente più portafogli, niente più carte di credito, niente più banconote e niente più monete: gli Invisible Payments esistono grazie a wallet digitali memorizzati all’interno di smartphone, smartwatch o tablet. Addio anche a PIN e codici di sicurezza: saranno click, Touch-ID e scanner facciali ad autenticare i pagamenti.

Gli Invisible Payments sono pensati per migliorare notevolmente sia la customer experience che le esigenze di aziende e commercianti. Infatti, da una parte il pagamento non sarà più la fase “più dolorosa” dell’acquisto per il cliente, bensì avverrà in modo automatico, quasi senza rendersene conto. Dall’altra, per negozianti e aziende, i pagamenti invisibili permettono di tenere sotto controllo tutto il flusso delle transazioni grazie a strumenti e database digitali con Intelligenza Artificiale e Internet of Things.

Scopriamo insieme come funzionano gli Invisible Payments e come già oggi vengono utilizzati quotidianamente.

 

Come funzionano i pagamenti invisibili?

È vero: gli Invisible Payments sono automatici, smart e super-veloci. Ma come avviene in pratica un pagamento invisibile?

  • In negozio: i pagamenti invisibili in-store sono già utilizzati dai supermercati Amazon Go in USA. Come funzionano? Mediante sistemi di Intelligenza Artificiale e sensori in grado di riconoscere l’utente al suo ingresso, identificare i prodotti acquistati e addebitare il pagamento direttamente sull’account Amazon del cliente all’uscita. Niente casse, niente code e niente portafogli. Ma questo sistema non resterà un’esclusiva dei punti vendita Amazon a lungo: a breve potrà essere utilizzato anche da “normali” negozi di abbigliamento, alimentari o accessori. Infatti, esistono diversi player finanziari pronti ad offrire ai commercianti soluzioni di questo genere, proprio come il negozio del futuro di Axepta. In concreto, i clienti si identificheranno all’ingresso del negozio con un QR code e un’App del punto vendita. Poi, mediante sensori intelligenti, tutta la procedura di acquisto e check-out sarà automatica. Infine, il pagamento avverrà da sé sfruttando la carta di pagamento memorizzata sullo smartphone dell’acquirente: non serviranno casse né portafogli e il cliente potrà uscire “senza pagare” fisicamente.
  • Online: per quanto riguarda il mondo e-commerce, gli Invisible Payments sono già ora molto diffusi. Basti pensare a tutte le App che permettono di effettuare transazioni mediante le carte di pagamento memorizzate nei wallet dello smartphone, autorizzandole semplicemente con uno scanner facciale o un’impronta digitale. Questo è il meccanismo utilizzato dalla maggior parte delle App Delivery e anche dallo stesso Amazon. Per esempio, gli acquisti tramite comandi vocali con Alexa funzionano così. Infatti, una volta memorizzato l’account con il metodo di pagamento, la procedura di pagamento è completamente automatica e non richiede alcun tipo di autorizzazione aggiuntiva all’acquirente. E ancora, Deliveroo o Uber hanno lo stesso funzionamento: utilizzano la carta di pagamento memorizzata nell’e-wallet dell’utente e richiedono autorizzazioni semplicemente mediante Touch-ID e scanner facciale.

 

Invisible Payments: 3 esempi concreti

Ecco 3 esempi concreti di applicazione dei pagamenti invisibili alla realtà:

  1. Amazon Go

Amazon Go è l’esempio per eccellenza di Invisible Payments applicati all’esperienza di vendita in-store. Infatti, Amazon Go è il primo vero supermercato senza casse, realizzato da Amazon proprio a Seattle. Il cliente entra, compra ciò di cui ha bisogno ed esce senza pagare in cassa (non ci sono casse), saldando automaticamente i suoi acquisti tramite il proprio account Amazon. Come è possibile? Mediante telecamere, sensori Internet of Things, Intelligenza Artificiale e machine learning. Il colosso di Jeff Bezos è riuscito a riprodurre la rapida esperienza d’acquisto online anche all’interno di un punto vendita: è senza dubbio il più eccezionale esempio di smart-retail esistente. Ecco come avvengono praticamente acquisti e pagamenti invisibili in Amazon Go:

  • Il cliente entra nel supermercato registrandosi con il QR Code generato dall’App Amazon Go (installata sullo smartphone) presso gli appositi sensori;
  • Il cliente acquista ciò che desidera prendendolo dagli scaffali;
  • Il cliente esce senza effettuare alcun pagamento: i sensori ai tornelli di uscita identificano la spesa e addebitano l’importo corrispondente direttamente sull’Account Amazon del cliente, proprio come se avesse fatto un normale ordine Amazon online.
  1. Alexa e comandi vocali

Un’altra frontiera importante del pagamento invisibile è quella dei comandi vocali. Infatti, l’assistente vocale Alexa di Amazon è progettato per fare acquisti senza richiedere autorizzazioni per il pagamento. Basterà attivare la funzionalità “Acquisti tramite voce” per poter ordinare su Amazon un libro, una fotocamera o un bracciale semplicemente con la voce. Come è possibile? L’assistente è collegato all’account Amazon e quindi al metodo di pagamento preimpostato: per questo non avrà bisogno di richiedere autorizzazioni aggiuntive per completare gli ordini e lo farà in modo automatico. Disabilitando la funzionalità “Acquisti tramite voce”, Alexa non potrà autorizzare pagamenti in modo diretto e richiederà l’autorizzazione all’utente per ogni acquisto.

  1. App Delivery e Uber

Gli Invisible Payments non sono i pagamenti del futuro, infatti, si utilizzano già quotidianamente. Basti pensare a tutte le App Delivery quali Deliveroo o Foodora: basterà scegliere dal menù online il piatto desiderato per far partire l’ordine con processo di tracking istantaneo. E il pagamento? Avviene in modo automatico, autorizzato il più delle volte dal Touch-ID o dallo scanner facciale dello smartphone. Infatti, queste App permettono di utilizzare come metodi di pagamento i classici wallet quali Apple Pay o PayPal. In questo modo, semplicemente con l’impronta digitale o lo scanner del viso si potrà autenticare un pagamento intelligente. E ancora, Uber e tutte le App di Car e Bike-sharing hanno lo stesso funzionamento con pagamenti autorizzati in pochi secondi e in modo semplice. Anche questi sono Invisible Payments: pagamenti quasi automatici capaci di velocizzare e migliorare notevolmente l’esperienza d’acquisto.

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