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Marketplace online: cosa sono, come funzionano e perché utilizzarli
I marketplace sono grandi supermercati online all’interno dei quali qualsiasi azienda può decidere di vendere i propri prodotti: rappresentano l’alternativa migliore per piccole realtà e negozi che non possiedono un e-commerce di proprietà, ma desiderano comunque iniziare a vendere online.
Cos’è un marketplace?
Si definisce marketplace un sito online di intermediazione per la compravendita di beni e servizi. Attraverso questo sito il venditore può raggiungere il compratore senza un e-commerce di proprietà. La caratteristica che differenzia un marketplace da un e-commerce è la presenza all’interno del sito di merci, prodotti e servizi di più produttori e venditori (non di uno solo). In altre parole, il marketplace è un grande “supermercato” online, un centro commerciale nel quale gli utenti possono trovare, comparare e scegliere prodotti e servizi di diversi venditori.
Secondo un’indagine Amazon, circa il 65% degli utenti ricerca all’interno dei marketplace un prodotto prima di ultimare l’acquisto online. Inoltre, nel 2019 gli acquisti effettuati da marketplace costituiscono ben il 50% delle vendite online a livello globale, con un mercato internazionale che sfiora i 1600 miliardi di dollari. Basti pensare a quante volte si preferisce fare acquisti su Amazon o eBay, due dei più grandi marketplace esistenti, piuttosto che scegliere siti e-commerce di un unico venditore.
Perché queste piattaforme hanno questo successo? Perché rappresentano una soluzione pratica e vantaggiosa sia per utenti che per venditori. Infatti, permettono all’utente di comparare in modo semplice numerosi prodotti rintracciando l’alternativa più economica, mentre consentono all’azienda di vendere online in modo semplice senza preoccuparsi di questioni gestionali, tecniche o logistiche.
Chi può utilizzare i marketplace? Sono piattaforme utili sia per le grandi aziende, per dare maggiore visibilità ai prodotti dell’e-commerce, sia per piccole realtà e startup, al fine di iniziare a vendere online anche senza un sito di proprietà. Infatti, il marketplace rappresenta una vera e propria vetrina nella quale ogni venditore può esporre i propri prodotti ad un pubblico potenzialmente illimitato.
Scopriamo insieme come funzionano i marketplace e quali sono i possibili vantaggi e svantaggi del loro utilizzo per aziende e negozi.
Come funziona un marketplace online?
La vera funzione di un marketplace è l’intermediazione: infatti, queste piattaforme sono il punto di contatto tra venditori e acquirenti. Il funzionamento di un marketplace è semplice: la piattaforma offre al venditore la possibilità di vendere online garantendo un elevato livello di visibilità ai prodotti, mentre il venditore in cambio garantisce al marketplace una commissione variabile su ogni vendita effettuata. La commissione è direttamente proporzionale al numero di vendite: più è elevato il numero di prodotti venduti, più cresce la percentuale della commissione.
Come funziona la vendita? Il venditore dovrà semplicemente preoccuparsi del caricamento online dei prodotti, a tutti gli aspetti strutturali e tecnici penserà la piattaforma. Infatti, il sito offre al venditore tutti gli strumenti necessari per la vendita online: schede prodotto da compilare, pubblicità a pagamento, servizi di pagamento sicuri, strumenti di analisi e monitoraggio e assistenza tecnica 24 ore su 24.
Come vendere su marketplace? Nella maggior parte dei siti più utilizzati, come per esempio su Amazon, basterà creare gratuitamente un account venditore. Qui sarà necessario inserire i propri dati aziendali e fiscali e di seguito si otterrà l’accesso al pannello di controllo. Da qui il venditore potrà pubblicare le inserzioni dei prodotti, modificando immagini, prezzi e descrizioni.
E la fase di acquisto? Anche in questo caso sarà la piattaforma a occuparsi degli aspetti tecnici e organizzativi. Infatti, la maggior parte dei marketplace trattengono l’importo pagato dal consumatore fino al momento della ricezione della merce. Una volta ricevuta la merce corretta e in buone condizioni, la piattaforma trattiene una percentuale sulla vendita e accredita la cifra rimanente sul conto del venditore.
Le tipologie di marketplace online esistenti
Esistono diverse tipologie di marketplace online. Infatti, possiamo categorizzare queste piattaforme sulla base di due variabili:
- I prodotti che vende la piattaforma
Secondo questo criterio, esistono due tipologie di marketplace:
- Verticali: questi marketplace si focalizzano sulla vendita di un’unica tipologia di prodotto, proponendo alternative di nicchia per il prodotto in questione. Esempi di queste piattaforme sono Zalando, marketplace dedicato all’abbigliamento, o JustEat, marketplace dedicato ai servizi food delivery;
- Orizzontali: questi marketplace propongono agli utenti finali diverse tipologie di prodotti rivolti a una clientela di qualunque genere. Esempi di queste piattaforme sono Amazon e eBay, marketplace noti a livello internazionale che propongono una vasta gamma di prodotti di qualsiasi tipologia.
- I consumatori ai quali si rivolge la piattaforma
Secondo questo criterio, esistono tre tipologie di marketplace:
- Consumer to Consumer: all’interno di questi marketplace non sono le aziende a proporre i propri prodotti, bensì gli utenti privati. Su queste piattaforme gli utenti decidono di vendere e acquistare prodotti da privati, senza particolari garanzie. Un esempio è la piattaforma Etsy;
- Business to Consumer: all’interno di questi marketplace numerose aziende hanno la possibilità di vendere i propri prodotti agli utenti finali. Ancora una volta l’esempio più noto è Amazon, piattaforma nella quale i venditori possono creare vetrine dei propri prodotti e raggiungere gli utenti finali. Questi marketplace offrono maggiori garanzie ai consumatori rispetto a quelli C2C in termini di gestione dei pagamenti e certificazioni di qualità;
- Business to Business: questi marketplace hanno lo scopo di creare un collegamento tra più aziende. Generalmente si tratta di un network tra aziende produttrici o manifatturiere e aziende commerciali e la merce trattata viene venduta in grandi stock. Un esempio di piattaforma B2B è Alibaba.
Marketplace online: i più famosi a livello globale
Ecco quali sono i 3 siti più utilizzati dagli utenti:
- Amazon marketplace
Amazon è oggi il marketplace per eccellenza: un colosso dell’e-commerce creato nel 1994 da Jeff Bezos che oggi fattura più di 70 miliardi di dollari ogni anno. Basti pensare che il solo Amazon Italia vanta più di 60 milioni di visite mensili. Oggi Amazon marketplace offre agli utenti una varietà di ben 183 milioni di prodotti. Come vendere su Amazon? Basterà registrarsi con un account venditore e creare il proprio catalogo di prodotti. Come tutti i marketplace, anche Amazon trattiene una fee per ogni prodotto venduto. Amazon si occupa della gestione degli ordini e offre ai venditori la possibilità di sfruttare il proprio servizio logistico.
- eBay
Anche eBay è un marketplace particolarmente famoso a livello internazionale. Oggi ha un fatturato di circa 8 miliardi di dollari e vanta in Italia circa 9 milioni di visite mensili. Ha commissioni particolarmente basse per i venditori e consente anche ai privati di proporre i propri prodotti con la modalità asta online. È integrato al metodo di pagamento PayPal e garantisce spedizioni rapide e sicure.
- OTTO
Il marketplace OTTO nasce in Germania nel 2016, ma a livello europeo risulta fin da subito uno di quelli più utilizzati dopo Amazon. Oggi offre ai consumatori circa 2 milioni di prodotti di più di 7000 marchi differenti. Vanta 9 milioni di utenti attivi ogni mese e ha un fatturato complessivo di circa 5 miliardi di dollari. Anche in questo caso per vendere basterà registrarsi con un account seller senza pagare quote in abbonamento.
Negli ultimi anni è arrivato anche un nuovo marketplace sulla scena globale: Facebook Marketplace. Si tratta di una funzionalità nuova del Social Network blu pensata per acquistare e vendere prodotti direttamente all’interno di Facebook. Perché è nato il marketplace di Facebook? Perché la necessità di inserire la compravendita nel mondo Social era stata manifestata dagli utenti con la creazione di gruppi privati: Mark Zuckerberg ha semplicemente pensato di rendere il processo più semplice per incentivare il fenomeno del Social Commerce, ovvero l’acquisto direttamente sui Social Network.
Iniziare a vendere su marketplace online: 5 vantaggi per le aziende
Analizziamo insieme quali sono i motivi per cui un’azienda dovrebbe iniziare ad utilizzare i marketplace per vendere online:
- Permette di raggiungere clienti nuovi
I marketplace come Amazon o eBay sono riconosciuti come siti autorevoli dai motori di ricerca: per questo godono di un’ottima visibilità grazie all’eccellente indicizzazione all’interno delle prime posizioni delle pagine web. Iniziando a vendere su marketplace potrai dare maggiore visibilità ai tuoi prodotti, raggiungendo utenti che con un e-commerce di proprietà non avresti potuto attirare. Inoltre, i marketplace sono ottimi per chi desidera internazionalizzare il proprio business: sono pensati per raggiungere in modo semplice qualsiasi mercato estero.
- Vendere su marketplace è più economico rispetto a un e-commerce privato
Un marketplace è la soluzione più economica per chi desidera vendere online. Infatti, le uniche spese per il venditore sono legate ai singoli acquisti, con una commissione su ogni prodotto venduto. Non esistono costi di realizzazione di un sito privato, né di gestione di pagamenti o logistica (poiché queste attività sono gestite dalla piattaforma stessa).
- I marketplace sono semplici da utilizzare
Vendere su un marketplace è particolarmente semplice: infatti, non serviranno conoscenze informatiche o gestionali, basterà creare un account venditore e creare un catalogo ricco di prodotti inserendo immagini e descrizioni. Tutta le problematiche organizzative e tecniche verranno gestite dalla piattaforma stessa.
- Gli utenti preferiscono acquistare all’interno dei marketplace
Gran parte degli acquisti online a livello globale provengono dai principali marketplace come Amazon e eBay. Questo dato indica che gli utenti prediligono gli acquisti all’interno di queste piattaforme rispetto a quelli all’interno di e-commerce privati. La motivazione è semplice: i marketplace garantiscono un’assistenza cliente presente 24 ore su 24 in grado di fare da intermediario tra acquirente e venditore prima, durante e post-vendita. In questo modo l’utente si sente più sicuro e tutelato poiché sa che il contatto con il venditore potrà avvenire mediante il marketplace stesso.
- Puoi confrontare i prodotti con la concorrenza
Un marketplace è una vetrina in grado di ospitare prodotti provenienti da qualsiasi venditore al mondo: per questo motivo la concorrenza all’interno di queste piattaforme è particolarmente elevata. Gli utenti potranno confrontare tutti i prodotti sulla base di caratteristiche, prezzo, recensioni e qualità. Ma, la concorrenza non è esclusivamente un fattore negativo per i venditori: infatti, confrontare i propri prodotti con quelli dei concorrenti è un’opportunità continua di miglioramento e evoluzione per l’azienda. Per avere successo sarà necessario proporre alternative di alta qualità a prezzi di mercato: una sfida che può portare il venditore al costante miglioramento della propria offerta.
Vendere su marketplace online: ci sono svantaggi?
Esistono possibili svantaggi per un’azienda o un negozio nella vendita su marketplace?
- Vendere qui prevede una commissione su ogni vendita
Il marketplace è una vetrina in grado di offrire visibilità ai tuoi prodotti, ma in cambio richiede il pagamento di una fee su ogni prodotto venduto. Al contrario, avendo un e-commerce di proprietà tutto il ricavato delle vendite andrebbe esclusivamente al venditore, senza alcuna commissione percentuale.
- La concorrenza è particolarmente elevata
Come abbiamo già detto, la concorrenza all’interno di queste piattaforme è molto elevata. Per questo, per poter ottenere successo con la vendita su marketplace è fondamentale presentare prodotti di qualità con prezzi di mercato: solo in questo modo sarà possibile battere la concorrenza. Partendo da questo presupposto, è facile intuire che mantenere i propri prezzi di vendita di negozio all’interno dei marketplace non è semplice: è necessario adattarsi agli standard della concorrenza puntando sulla qualità.
- Vendendo su un marketplace è difficile monitorare la propria presenza online
Monitorare la presenza online del tuo brand all’interno di un marketplace risulta più complesso: infatti, su queste piattaforme tutti gli utenti possono rilasciare quotidianamente recensioni e commenti riguardo ai tuoi prodotti. Per questo è indispensabile proporre ai consumatori prodotti di qualità e garantire un ottimo servizio di assistenza per mantenere una buona web reputation.
E-commerce vs marketplace: cosa scegliere per vendere online?
Quando si parla di vendere online, la domanda che grandi aziende, PMI e negozi si pongono è: e-commerce di proprietà o marketplace online? Si tratta di due canali finalizzati alla vendita online molto diversi tra loro. Come scegliere l’alternativa più giusta per il tuo business?
Le piccole realtà che non hanno dimestichezza con il business online e non intendono investire risorse economiche ingenti in questo settore potrebbero optare per la vendita su marketplace. Infatti, vendere su queste piattaforme non implica alcun costo (ad eccezione delle fee sulle vendite) e permette di conoscere la concorrenza e testare il mercato.
Inoltre, i marketplace sono particolarmente semplici da utilizzare: consentono al venditore di aprire un account gratuitamente e di creare un catalogo di prodotti pronti per la vendita. Non esistono processi di gestione né organizzativi: è la piattaforma stessa ad occuparsi della gestione di prodotti, ordini, logistica e visibilità. Ma, i marketplace, a differenza degli e-commerce, hanno un livello di personalizzazione molto limitato.
Per questo, per le realtà che desiderano investire risorse nella propria immagine online è più consigliato l’utilizzo di un e-commerce privato. Un sito di proprietà è completamente personalizzabile e può rispondere a tutte le necessità del marchio. Certamente la creazione di un e-commerce richiede costi maggiori per tutte le attività che, al contrario, un marketplace gestisce autonomamente. Stiamo parlando delle risorse necessarie per realizzare il sito, degli investimenti in visibilità e pubblicità sui motori di ricerca e della gestione di magazzino, ordini e servizio logistico. Per chi desidera aprire un negozio online in modo semplice e poco dispendioso esistono le piattaforme open source: forniscono template e strutture preimpostate senza richiedere il bisogno di ingaggiare un tecnico o un programmatore.
In conclusione, il consiglio per le piccole realtà che desiderano conoscere il mondo online è utilizzare i siti come Amazon per analizzare il mercato e la concorrenza: in questo modo sarà possibile iniziare a vendere online investendo un numero limitato di risorse economiche. Al contrario, per chi desidera un livello di personalizzazione più elevato e ha la possibilità di investire una quantità di risorse maggiore, l’e-commerce è la scelta ideale.
Un fattore indispensabile da considerare quando si parla di e-commerce privato è la sicurezza della fase di pagamento. Infatti, se il marketplace si occupa della gestione tecnica e sicura del check-out, chi gestisce un negozio online di proprietà deve scegliere autonomamente un sistema di pagamento per incassare a distanza in grado di ottimizzare l’esperienza dei clienti e di garantire piena sicurezza.
Una valida soluzione per incassare pagamenti online in modo sicuro e rapido è pHey!, il nuovo sistema di pagamento per e-commerce pensato appositamente da Axepta BNP Paribas, leader nel settore pagamenti innovativi, per chi gestisce un negozio online. pHey! permette di ricevere pagamenti online in modo sicuro e, allo stesso tempo, di semplificare l’esperienza di acquisto dei clienti.