Se vogliamo partire provando a dare una definizione, il Metaverso è un vero e proprio universo non tangibile, un grande spazio virtuale dove, forse in un futuro non troppo prossimo, potremo eseguire gran parte delle nostre attività di tutti i giorni come riunioni aziendali, lezioni di yoga, partite con gli amici, shopping e molto altro ancora. Pensandoci bene, era già tutto scritto e preparato da tempo. Certo, se a tirare fuori l’argomento è Mark Zuckerberg (che ha recentemente annunciato il nuovo nome della holding a capo di Facebook, Meta, appunto) il concetto fa più rumore rispetto alla discussione tra due informatici o alla traduzione su carta dei pensieri di uno scrittore di fantascienza, ma la sostanza non cambia.
Il metaverso sembra la più naturale e inevitabile evoluzione di internet, uno spazio digitale dove essere connessi da e con tutto il mondo. Un “luogo” verso il quale sempre più servizi si spingeranno, consci del fatto che si tratta di un’opportunità troppo grossa per non essere colta. Basti pensare, come dice la pubblicità di una nota compagnia telefonica, all’avvocato di Henry Ford che nel 1903 definì l’auto come una moda passeggera profetizzando la permanenza del cavallo come mezzo di spostamento più utilizzato.
Il Metaverso e l’evoluzione della realtà virtuale
La questione è che quello del metaverso più che un affare ha tutte le potenzialità per diventare un luogo comune, non nel senso figurato ma in quello reale. Un posto comodo, sicuro, veloce dove potenzialmente svariati miliardi di persone possono darsi un appuntamento per incontrarsi e fare un altrettanto gigantesco numero di attività diverse. A furia di giocare ai videogiochi, acquistare scarpe on-line, vedere video in streaming, fare riunioni in videochat e qualsiasi altra attività del genere, sono state le persone stesse a far capire le potenzialità che può avere una dimensione superiore che sappia raccogliere tutto ciò che la rete permette di fare, inserendole in un unico contesto.
Il futuro dei pagamenti digitali
Se un giorno allora sarà possibile darsi appuntamento con gli amici, di tutto il mondo ovviamente, in un determinato punto del metaverso viene ovvio pensare che ci sarà qualcosa da acquistare o comunque un servizio offerto. Impensabile fare tutto ciò utilizzando il denaro contante: questa rivoluzione sarà un’ennesima e ulteriore spinta verso i pagamenti digitali, che già hanno spiccato il volo negli ultimi anni per svariati motivi. Se non ci concentriamo solo sulle criptovalute legate ai vari metaversi, in generale i pagamenti elettronici saranno alla base di ogni transazione che verrà eseguita online nel metaverso ed è quindi fondamentale farsi trovare pronti.
Dalla sicurezza all’immediatezza, dalla certezza della spesa alla tracciabilità, il mondo del contante è pronto per subire un’altra, forse definitiva, spinta verso il pensionamento anticipato. Certo, anche la pandemia da Coronavirus ha aiutato, ma scoprire che nel giro di un solo anno i pagamenti elettronici hanno praticamente sorpassato quelli cash (come riportato da questo studio pubblicato a luglio 2021 dalla Banca d’Italia) partendo da una posizione di netto svantaggio a inizio 2020 è un dato che fa pensare.
Nell’era attuale, i pagamenti digitali non si stanno solo consolidando ma, grazie, alle innovazioni introdotte dal Metaverso offriranno maggiori prospettive del tutto nuove per i commercianti e i loro clienti. La soluzione sviluppata da Worldline e da Bitcoin Suisse, processor partner per le criptovalute mira a facilitare l’immersione dei commercianti in uno spazio nuovo ed emozionante. Worldline Metaverse, infatti, consente ai consumatori finali di acquistare beni e servizi, con o senza possedere criptovalute, accedendo in un ambiente virtuale dove potranno scegliere, consultare nel dettaglio i prodotti, restituendo un’esperienza di pagamento completamente integrata.
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Dai pagamenti contactless a quelli con Wearable, fino al commercio elettronico: l’evoluzione continua
Al pari del metaverso però è difficile comprendere le transazioni elettroniche in un perimetro ristretto, partendo dal presupposto che quasi ogni dispositivo come computer o smartphone può essere considerato alla pari di un portafoglio digitale. Proprio quest’ultimo aspetto, la digitalizzazione, è la testa di ponte che sta aiutando a stravolgere i sistemi di pagamento, con la sempre più crescente importanza dell’utilizzo di pagamenti contactless. Tra gli aspetti più interessanti della ricerca pubblicata dall’Osservatorio Innovative Payment del Politecnico di Milano si possono sezionare due dati che impressionano per crescita e valore assoluto. Partendo dal secondo, il volume dei pagamenti contactless (ad esempio appoggiando la carta di credito o il bancomat su un terminale POS) parla di una cifra paragonabile a una discreta manovra finanziaria, 81 miliardi e mezzo di euro. Tutto questo con una crescita del 29% nel solo 2020, ma è un dato che quasi scompare rispetto al +80% relativo ai pagamenti effettuati tramite transazioni contactless con smartphone e wearable (smartwatch e affini) rispetto alla rilevazione precedente.
I quasi tre miliardi e mezzo che movimenta quest’ultima forma di pagamento, considerabile come un sottoinsieme del macro-dato dei contactless, è un segnale che non può essere trascurato da nessun attore coinvolto. L’ultima evoluzione nei metodi di pagamento messa in campo da Worldline è ClicPay, un metodo innovativo e facile per accettare pagamenti digitali senza bisogno di un POS o di un sito eCommerce. Come? Inviando richieste di pagamento in modo sicuro via Email e SMS o generando un QR Code, tutto con zero costi fissi e zero costi di attivazione.
Anche in ambito eCommerce, il Metaverso sfiderà e supererà diversi limiti negli scenari del commercio elettronico: i consumatori finali faranno acquisti in comunità virtuali da qualsiasi luogo del mondo, beneficiando di processi di checkout virtuali integrati, democratizzando l’accesso a beni e servizi basandosi su un approccio di ultima generazione.
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Un Metaverso di possibilità
Anche se definire il metaverso come un semplice contesto è già di per sé un errore, dato che il suo punto di forza è proprio il fatto di voler puntare ad essere un insieme di spazi virtuali senza limiti, in grado di creare illimitate connessioni e scambi, puntando a garantire il massimo della sicurezza. In parole povere, ognuno potrebbe arrivare a crearsi il suo personaggio virtuale per fare cose che nella realtà si svolgono a migliaia di chilometri: dal vedere una mostra d’arte nella città in cui si vive all’entrare in uno stadio per una partita che si gioca in un altro emisfero del mondo. Facile capire la portata della rivoluzione, una svolta che ha visto sinora Zuckerberg lanciare il sasso più grosso nello stagno ma non ha lasciato a guardare il resto degli attori coinvolti. Sono tante infatti le società che, più o meno silenziosamente, stanno spendendo miliardi di dollari per farsi trovare pronte o essere le prime a lanciare questa o quella innovazione:
- Nike
- Ralph Lauren
- Disney
- Walmart
Queste e molte altre aziende si sono già mosse in vari modi per iniziare a mettere le basi della loro presenza nel metaverso. Impossibile stare fermi quando si muovono certi colossi, impossibile non essere incuriositi da qualcosa di così grande. Anche il settore dei pagamenti sta andando verso quella direzione.
Pagare con il proprio device è facile e sicuro. Oramai qualsiasi metodo di pagamento digitale vanta una semplicità d’utilizzo elevatissima e la massima sicurezza attualmente in circolazione, ma è palese come gli sforzi di un sempre maggior numero di aziende del settore vadano in un’unica direzione: quella di essere pronti per quando monete e banconote saranno quasi un romantico ricordo. Proprio quello che si prefigge di fare, indirettamente, il Metaverso, un mondo che sembra arrivare dal futuro ma verso il quale è già possibile “esercitarsi”. Meglio farsi trovare pronti quando la vera rivoluzione digitale sarà alla portata di tutti.