I pagamenti con carta hanno rivoluzionato il modo di effettuare acquisti di beni e servizi, diventando un’alternativa sempre più popolare rispetto al contante, soprattutto per via dei loro vantaggi legati alla rapidità, sicurezza e semplicità.
Pagamenti con carta: a che punto è l’Italia?
Una delle innovazioni più significative degli ultimi decenni nell’ambito delle transazioni commerciali è stata l’introduzione e diffusione dei pagamenti senza contanti. Da quando carte di credito, debito e prepagate sono entrate nella nostra quotidianità, il modo di fare acquisti è cambiato radicalmente. Oggi, infatti, grazie alla tecnologia, è possibile pagare semplicemente avvicinando una carta al POS o utilizzando un digital wallet installato sullo smartphone, senza dover gestire monete e banconote.
Questo cambio di paradigma ha portato numerosi vantaggi, come la possibilità di tracciare ogni transazione e ridurre il rischio di furti o smarrimenti di denaro, la comodità di non dover portare con sé somme ingenti di contante e anche la facilità di effettuare acquisti online in modo sicuro, grazie ai sistemi di autenticazione e sicurezza implementati dai circuiti di pagamento per prevenire frodi.
Nonostante gli evidenti vantaggi, però, in Italia, stando a quanto riportato nel 13° Rapporto sulle Tendenze dei Mezzi di Pagamento pubblicato da Minsait Payments, nel 2023 il pagamento in contanti è stato utilizzato dal 37,4% dei consumatori, tuttavia ciò non ferma il trend di crescita dei pagamenti elettronici, soprattutto tra i giovani della GenZ e i Millennials che sono più propensi ad utilizzare carte e sistemi di pagamento digitali rispetto alle generazioni precedenti.
Il pagamento contactless, in particolare, è sempre più diffuso e apprezzato dai consumatori italiani. Secondo i dati dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, infatti, oggi quasi 8 su 10 transazioni digitali in negozio vengono effettuate in modalità tap & go con carte fisiche contactless o con dispositivi dotati di tecnologia NFC, che insieme raggiungono un valore di transato pari a 240 miliardi di euro.
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Chi sceglie i pagamenti con carta?
I motivi principali che spingono le persone ad effettuare i pagamenti con carta di credito, debito o prepagata sono la velocità e la comodità: a confermarlo è l’indagine condotta dall’European House Ambrosetti “Verso un’Italia cashless: casi d’uso e ruolo di cittadini, imprese e esercenti”.
Dal report emerge inoltre un altro dato particolarmente interessante: la quota di italiani che dichiara di voler aumentare il ricorso al cashless è pari a oltre il 70%. Circa 3 italiani su 5 hanno dichiarato di aver aumentato l’utilizzo dei pagamenti cashless rispetto all’anno precedente e oltre 1 italiano su 2 afferma di voler ridurre l’utilizzo del contante nei prossimi anni.
In Italia, l’indice di utilizzo dei sistemi di pagamento che non prevedono l’uso del contante viene monitorato dall’RCI (Regional Cashless Index), presente nello stesso documento, il quale non solo classifica le performance delle Regioni in una scala da 1 a 10, ma le compara anche tra di loro, così da avere un’idea ancora più chiara sui territori in cui i pagamenti con carta avvengono con più frequenza.
La classifica del 2024 è così suddivisa:
- Lombardia: 8,26;
- Trentino-Alto Adige: 7,32;
- Valle d’Aosta: 7,27;
- Piemonte: 7,23;
- Lazio: 6,73;
- Friuli-Venezia Giulia: 6,58;
- Emilia-Romagna: 6,39;
- Sardegna: 6,35;
- Veneto: 6,27;
- Abruzzo: 6,19;
- Toscana: 6,18;
- Umbria: 6,13;
- Molise: 6,00;
- Marche: 5,76;
- Liguria: 5,52;
- Sicilia: 5,33;
- Puglia: 5,31;
- Campania: 5,08;
- Basilicata: 4,15;
- Calabria: 3,98.
Tra i consumatori più interessati ai sistemi di pagamento digitali ci sono i giovani tra i 18 e i 24 anni, che effettuano il 57,3% degli acquisti in modalità cashless, seguiti poi dalla fascia d’età 25-30 (52,1%) e da chi ha tra i 31 e i 45 anni (40,1%). A chiudere la fila gli italiani che hanno tra i 46-60 anni (35,3%) e oltre 60 anni (25,7%).
I motivi che spingono i consumatori ad abbandonare i contanti sono i vantaggi legati alla sicurezza delle transazioni (+77,6% rispetto al 2023), una più efficace gestione delle spese (+100% rispetto al 2023), la convenienza economica (+26,7% rispetto al 2023) e l’integrazione del pagamento nello smartphone (+23,8%rispetto al 2023). Dall’analisi di European House Ambrosetti emerge inoltre una riduzione della quota di cittadini che preferiscono il contante per abitudine/prassi che dal 33,9% dell’anno scorso scende al 23,1% di quest’anno.
Questi dati evidenziano un cambiamento radicale delle dinamiche di acquisto che hanno un impatto significativo sulle abitudini dei consumatori ma anche sulle attività commerciali che devono essere in grado di soddisfare le nuove esigenze dei clienti e offrire un’esperienza di pagamento sempre più efficiente e sicura, caratterizzata da un check-out veloce e senza intoppi.
Quali sono i settori in cui i pagamenti con carta sono più diffusi?
Le vendite al dettaglio hanno subito forti cambiamenti grazie all’introduzione e allo sviluppo delle nuove tecnologie digitali, tanto che sia esercenti che professionisti si sono dovuti velocemente adattare alle richieste dei consumatori. Trovare il POS preferito dai clienti è diventata quindi una priorità per tutti coloro che vogliono restare al passo con i tempi, soddisfare le esigenze dei propri clienti e fare in modo che i pagamenti avvengano nella maniera più semplice e veloce possibile.
Il terminale di pagamento è ormai diventato uno strumento indispensabile per qualsiasi attività commerciale, indipendentemente dal settore di appartenenza, e oggi pensare di farne a meno è praticamente impossibile. Infatti, secondo i dati del già citato report di European House Ambrosetti, per il 35,4% degli esercenti l’ampliamento della base clienti e l’aumento delle vendite sono tra i principali vantaggi offerti dalle soluzioni cashless, quindi avere un terminale POS efficiente e performante non è solo una necessità, ma anche un’opportunità di crescita per l’attività.
Infatti, i risultati dell’indagine evidenziano che tra le attività che hanno riscontrato maggiori vantaggi dai pagamenti senza contanti figurano bar e ristoranti, i tabacchi, i negozi di articoli al dettaglio, le attività che operano nel settore dell’artigianato e in quello alimentare.
Quando si parla dei benefici dei digital payment non si può non citare anche il rapporto tra turismo e pagamenti cashless, un settore che gioca un ruolo strategico nell’economia italiana e che ha subito una vera e propria rivoluzione nel corso degli anni, complice l’introduzione di sistemi di pagamento più innovativi che hanno reso l’esperienza del viaggio ancora più fluida e piacevole.
Il turismo in Italia, che nel 2023 ha raggiunto una quota di 851 milioni di presenze secondo i dati del rapporto ENIT, ha incentivato ulteriormente la diffusione dei mezzi di pagamento digitali considerati più versatili e sicuri rispetto all’utilizzo dei contanti, oltre ad essere particolarmente apprezzati dai viaggiatori stranieri che non devono preoccuparsi di cambiare la loro valuta per poter acquistare beni e servizi nel nostro Paese.
Questo ha reso fondamentale l’implementazione di sistemi POS nelle strutture ricettive, nei ristoranti e in generale in tutti quegli esercizi che hanno a che fare con il turismo. Ma non solo, anche i musei e le attrazioni turistiche si sono adeguati alle nuove esigenze dei visitatori offrendo la possibilità di acquistare biglietti e souvenir con carte di credito o bancomat, rendendo l’esperienza più comoda e veloce per tutti.
I portafogli digitali, come ad esempio Alipay, Google Wallet e Apple Pay, hanno inoltre contribuito a fare della tecnologia cashless un’opportunità sempre più concreta per tutti i soggetti coinvolti nel settore del turismo, consentendo ai turisti di utilizzare i loro dispositivi mobili per effettuare acquisti in modo ancora più sicuro e veloce.
Un altro punto di vista interessante è quello della Banca Centrale Europea che nell’indagine Study on the payment attitudes of consumers in the euro area (SPACE) ha evidenziato come la maggior parte degli acquisti fisici effettuati tramite carte sia legata alle spese quotidiane (54%), seguiti poi dai ristoranti, bar e hotel (18%). Ciò dimostra come la semplicità di utilizzo dei pagamenti cashless sia apprezzata soprattutto per le transazioni di tutti i giorni, facendo del POS un’importante alleato per le attività commerciali di ogni settore.