La diffusione sempre più veloce del POS
I pagamenti elettronici negli ultimi anni stanno crescendo a dismisura nel loro volume e nella loro diffusione in qualsiasi tipo di negozio, supermercato ed esercizio fisico. Una crescita del loro utilizzo, piuttosto che effettuare un pagamento tramite i cari e vecchi contanti ormai sempre più in disuso, si spiega anche nel recente passato con la grande ripresa dei volumi di pagamento testimoniata dal ritorno alla normalità, con milioni di persone che hanno ripreso liberamente a passeggiare per strada, entrare nei locali, nei negozi, fare spese, compere e affari di ogni sorta.
In questo senso il protagonista della grande ripresa commerciale è il POS, terminale di pagamento che permette ai clienti di effettuare transazioni tramite carte di credito ma anche in modalità contactless. Uno strumento che facilita in maniera sensibile la rapidità, la comodità e la sicurezza con cui le persone possono effettuare un pagamento e con cui i negozianti possono riceverlo senza preoccupazioni e senza dover effettuare determinati passaggi.
Carte e POS come sistemi di pagamento più comuni
Il pagamento con carte di credito e attraverso i POS si sta dunque diffondendo sempre di più anche in ambiti dove fino a pochi anni questa tipologia di strumenti e servizi era piuttosto rara. Dal pagamento sul taxi alle transazioni realizzate nel bar di una discoteca, da una libreria agli sportelli automatici dove è possibile reperire biglietti ed abbonamenti per treni, aerei, pullman e metropolitana: tutta questa vasta tipologia di servizi, diversa al suo interno per struttura, forma e destinatari, è oggi coperta dalla possibilità di pagare direttamente con carte di credito contactless attraverso il POS: il connubio carte di credito e POS ha ormai guadagnato da tempo il ruolo di attore principale all’interno del teatro dei pagamenti e delle transazioni.
Per il tuo taxi, puoi accettare in mobilità i pagamenti digitali grazie alle soluzioni POS disponibili con l’offerta Worldline.
Il pagamento con carta di credito nei taxi
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare per via della capillarizzazione piuttosto recente di questo mezzo di pagamento, l’obbligo del POS sui taxi è una misura governativa in vigore fin dal 2012 sotto il governo Monti, ma la misura di ormai un decennio fa non introduceva delle misure sanzionatorie nel momento in cui un tassista non si fosse dotato di tale dispositivo per accettare pagamenti elettronici e digitali. Con l’introduzione di un’ulteriore misura governativa il 1° luglio 2020, la misura relativa all’obbligo di dotarsi del POS per poter permettere il pagamento del taxi con carta di credito si è resa ancor più effettiva e decisamente più concreta, ma non prevedendo ancora l’utilizzo dello strumento sanzionatorio.
Fino a poco tempo fa, dunque, il POS è stato uno strumento di cui si sono dovuti dotare tutti i tassisti e i cosiddetti conducenti a pagamento, facenti parte del servizio del noleggio a pagamento, ma più per convenienza che per effettive misure che andassero a penalizzare i commercianti e liberi professionisti. Ma il tema non si ferma soltanto all’obbligo – senza sanzioni – disposto dalla misura legislativa: l’esigenza di avvicinare i pagamenti sul taxi a carta di credito e altre tipologie di pagamento elettronico, senza l’utilizzo di monete o contanti, si è palesata anche in virtù della stessa maggior facilità e rapidità con cui oggi milioni di persone tendono a preferire l’utilizzo di questo genere di pagamenti, che presuppongono dunque la necessità di dotarsi di un POS (Point of Sale) anche nel caso di attività “itineranti”, per poter accettare questo genere di pagamenti sempre più adottati dalla maggior parte della popolazione.
L’obbligo del POS per i taxi
La grande novità sul legame tra taxi e carta di credito, tra taxi e pagamento attraverso lo strumento del POS, è infine arrivata attraverso l’emanazione del decreto-legge 36/2022. Attraverso questa misura, infatti, è stato disposto a livello nazionale l’obbligo per tutti i liberi professionisti, commercianti, artigiani e imprese di dotarsi del POS per poter accettare pagamenti digitali tramite carta di credito. Una misura che è andata dunque a coinvolgere anche i tassisti e i cosiddetti NCC (noleggio con conducente). La misura è stata implementata a livello nazionale proprio sul solco del grande aumento del volume (in costante aumento) dei pagamenti digitali, attraverso POS e carte di credito ma anche tramite altri servizi quali, ad esempio, app che si servono della tecnologia NFC per trasmettere un pagamento o transizione. Inoltre, la misura è stata decisa per tentare di combattere e disincentivare efficacemente i comportamenti legati all’evasione fiscale.
Con tale decreto, che entrerà ufficialmente in vigore il 30 giugno 2022, si introducono delle vere e proprie misure sanzionatorie nel momento in cui un commerciante non rispetterà l’obbligo di dotarsi del Point of Sale, nel momento in cui un conducente non si sarà ancora adeguato all’obbligo del POS per i taxi. La sanzione è fissa ed è pari a 30 euro, mentre la parte variabile della sanzione equivale al 4% della transazione negata all’esercente. Oramai non ci sono più scuse per non abbracciare la grande ventata di modernità, tecnologia e digitalizzazione di cui proprio il POS si è fatto portavoce: l’orizzonte dei pagamenti digitali è sempre più vicino, e ciò comporta una dovuta presa di coscienza e capacità di reazione da parte di commercianti, imprese e liberi professionisti.