21 Luglio 2021
Bancomat: gli strumenti per iniziare ad accettare pagamenti elettronici

I servizi per consentire ai tuoi clienti di pagare con il bancomat

Bancomat: gli strumenti per iniziare ad accettare pagamenti elettronici

La carta bancomat, o carta di debito, è una soluzione di pagamento sicura che può trasformarsi in una vera e propria occasione per migliorare i guadagni e spingere i consumatori a spendere somme più elevate.

Che cos’è il bancomat?

Nel 2019, secondo i dati diffusi da Nomisma, società attiva da più di 35 anni nel settore delle ricerche di mercato, il numero delle carte di credito attive in Italia è stato di 15.4 milioni di unità contro i 57.2 milioni di carte di debito, comunemente chiamate bancomat.

Dall’indagine è emerso che gran parte delle carte sono familiari o personali, mentre solo il 7,6% sono aziendali. Inoltre, nei primi sei mesi del 2020 le carte di pagamento in circolazione sono cresciute del 3,6% e il valore del transato è aumentato dell’11,3%.

Gli italiani, complice la diffusione delle carte contactless, sono sempre più favorevoli sia al possesso che all’utilizzo della carta che per 1 italiano su 3, secondo i dati della ricerca Paying digital, living digital: evoluzione dello stile di vita degli italiani prima e dopo il Covid-19 realizzata da Mastercard in collaborazione con AstraRicerche, rappresenta la modalità di pagamento più sicura poiché è in grado di grado di garantire la tutela del proprio denaro e dei dati sensibili.

Se la distinzione tra bancomat e carta di credito sembra essere abbastanza chiara, maggiori sono i dubbi quando si parla di bancomat e carta di debito. Quali sono le caratteristiche dei due metodi di pagamento? Esistono delle differenze?

La carta di debito è spesso definita, erroneamente, bancomat ma in realtà i due termini non sono sinonimi: infatti, BANCOMAT® è il nome del più noto circuito nazionale di debito, gestito dalla Convenzione per la Gestione del marchio Bancomat, a cui si aggiungono Maestro, gestito da Mastercard, e V-Pay, gestito da Visa.

Quindi, effettuare pagamenti con carta bancomat significa utilizzare una carta di debito, ovvero una tessera di plastica contenente i dispositivi per l’identificazione del titolare e alcuni elementi di sicurezza.

La prima carta di debito attiva sul circuito BANCOMAT® nasce nel 1983 e poteva essere utilizzata per servizi di prelievo di contanti su tutto il territorio nazionale presso gli sportelli ATM di qualsiasi banca. Tre anni più tardi viene associata la possibilità di pagare beni e servizi tramite terminali POS, mentre nel 1987 nasce PagoBANCOMAT® e nel 2018 BANCOMAT Pay®, il servizio di pagamento digitale noto anche con il nome di BPay.

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Carta di debito: come funziona e quali sono i costi?

La carta di debito, o carta bancomat, è una tipologia di carta di pagamento che prevede l’addebito degli importi spesi presso esercizi commerciali o prelevati presso gli sportelli automatici sul conto corrente del titolare.

Va ricordato che per autorizzare un pagamento o un prelievo è necessaria la verifica dell’identità del titolare mediante l’uso di un codice di sicurezza o PIN (Personal Identification Number). Inoltre, con le carte di ultima generazione, dotate di tecnologia contactless, per importi inferiori ai 50 euro non è previsto l’inserimento del PIN: basta avvicinare la carta al lettore POS per effettuare il pagamento.

Ecco quali sono le principali spese di una carta bancomat:

  • Canone annuo: è spesso compreso nel canone per i conti corrente a pacchetto;
  • Commissioni per prelievi effettuati tramite sportello ATM: in genere, non sono applicate commissioni per le operazioni effettuate presso gli ATM della propria banca. Al contrario, sono previste per prelievi effettuati presso gli ATM degli altri istituti di credito;
  • Costi di conversione di prelievi e pagamenti effettuati in valute diverse dall’euro.

La carta di debito si rinnova automaticamente, ma è possibile recedere in ogni momento senza spese a patto che si rispetti il termine di preavviso indicato nelle condizioni contrattuali.

Accettare pagamenti con bancomat: come funziona il POS?

Nel 2020, secondo i dati dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, i pagamenti digitali hanno toccato quota 5,2 miliardi di transazioni, passando dal 29% al 33% del valore dei pagamenti in Italia, aumentando quindi la penetrazione rispetto al contante.

Gli esercenti che vogliono offrire ai loro clienti la possibilità di pagare con bancomat devono dotarsi di un terminale di pagamento POS, che supporta le nuove transazioni e semplifica la fase di acquisto di un prodotto o di un servizio senza perdite di tempo alla cassa o ritardo nei pagamenti.

Come funziona il POS? Il POS è un dispositivo elettronico che funziona collegandosi tramite la linea telefonica con il centro di elaborazione dati della banca che gestisce il servizio. Quando la carta di pagamento viene inserita nel terminale, il POS invia la richiesta di addebito al sistema della società che ha emesso la carta e, se il saldo disponibile è sufficiente per concludere l’acquisto, l’operazione va a buon fine.

Inoltre, grazie allo sviluppo delle tecnologie RFID (Radio-Frequency Identification) e NFC (Near-Field Communication), oggi i POS più innovativi permettono di accettare anche pagamenti contactless, ovvero pagamenti senza contatto, che limitano il contatto tra clienti ed esercenti e garantiscono il rispetto delle norme della social distancing.

Infatti, con il pagamento contactless non è necessario inserire la carta di pagamento all’interno del terminale POS e digitare il PIN sulla tastiera: è sufficiente avvicinarla per ultimare le transazioni senza il bisogno di contatto.

Quale POS scegliere e perché conviene averne uno?

Oggi, tutti i POS disponibili sul mercato permettono di incassare pagamenti con bancomat, inoltre è possibile scegliere tra diversi tipi di dispositivi: dal POS fisso – ideale per chi gestisce i pagamenti in-store da un’unica postazione fissa – al POS cordless: che è il metodo di pagamento preferito da ristoranti ed hotel perché consente di effettuare transazioni anche lontano dalla cassa; dal POS GSM/GPRS – terminale con connessione Wi-Fi o con SIM Card GPRS che permette di accettare pagamenti ovunque all’interno del punto vendita – al Mobile POS, uno dei sistemi di pagamento digitali più innovativi, fino al POS virtuale, pensato per chi gestisce un e-commerce.

Perché conviene avere un POS? I pagamenti effettuati con carta di debito, di credito, prepagata o mediante altri strumenti di pagamento digitali, come e-wallet, smartphone o smartwatch, sono transazioni soggette all’erogazione del credito d’imposta, noto come Bonus POS 2021, che punta a incentivare la diffusione e l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici

Il Bonus POS, già attivo dal 1°luglio 2020, con la modifica dell’articolo 22 D.L. n. 124/2019 prevista dal D.L n. 99/2021, passa dal 30% al 100% per gli esercenti che sono dotati di un registratore di cassa elettronico collegato col terminale POS.

Possono beneficiare del Bonus POS 2021 tutti gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni con un fatturato annuo uguale o inferiore a 400.000€ (nell’anno d’imposta precedente a quello di riferimento), ovvero piccole e medie attività che dispongono di un registratore di cassa elettronico per la trasmissione dei corrispettivi.

Mobile Proximity Payment: pagare con bancomat utilizzando smartphone e POS

Nel 2019, secondo i dati degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, sono stati transati quasi 1,83 miliardi euro tramite smartphone all’interno dei negozi per un totale di 58 milioni di transazioni, il triplo rispetto all’anno precedente. Il trend positivo, nonostante un calo generalizzato dei consumi legato alla pandemia da Covid-19, è continuato anche nel 2020: i pagamenti tramite smartphone e wearable hanno infatti registrato un +80% e oltre 3,5 miliardi.

I Mobile Proximity Payment, ovvero i pagamenti effettuati all’interno del punto vendita tramite smartphone, dotato di una specifica App Wallet di pagamento e di tecnologia NFC, sono sicuri, comodi e veloci: grazie alla tecnologia NFC, basta avvicinare lo smartphone al POS per trasferire in pochi secondi il denaro dal proprio cellulare al terminale di pagamento del negoziante.

È importante ricordare che per effettuare un pagamento in modalità contactless entrambi i dispositivi devono essere abilitati al sistema di digital payment altrimenti la transazione non può essere portata a termine.

Per pagare con il telefono basta scaricare gratuitamente sul proprio cellulare un’apposita applicazione, come Apple Pay, Google Pay, Samsung Pay o BANCOMAT Pay, e registrare la propria carta di debito seguendo le istruzioni. I pagamenti tramite smartphone sono semplici, versatili, igienici e soprattutto sicuri perché i dati delle carte di pagamento non vengono memorizzati nel cellulare né condivisi con il negoziante.

Micropagamenti con carta di debito: come incassare pagamenti senza commissioni

Un altro buon motivo per dotarsi di un terminale di pagamento POS e offrire ai propri clienti la possibilità di pagare con bancomat è l’azzeramento delle commissioni sui micropagamenti.

Di che cosa si tratta? A partire dal 1° gennaio 2021 e per tutto l’anno in corso, le transazioni effettuate sul circuito PagoBANCOMAT® per pagamenti con importo fino a 5 euro saranno a zero commissioni pagate dalle banche.

L’obiettivo dell’iniziativa è incentivare e diffondere l’uso della moneta elettronica per tutte le operazioni effettuate nel quotidiano, assicurando un vantaggio anche agli esercenti. Come? Ad esempio, potrai consentire ai tuoi clienti di pagare con carta anche un semplice caffè senza dover pagare alcuna commissione POS sul pagamento.

Axepta, in linea con gli obiettivi perseguiti dal Governo con il Piano Italia Cashless, ha deciso di azzerare le commissioni POS a partire dal 1° gennaio 2021 e fino al termine dell’anno.

Le commissioni previste per le transazioni PagoBANCOMAT® fino a 5 euro, come da contratto di Acquiring sottoscritto, saranno regolarmente addebitate al commerciante nel mese di competenza per poi essere rimborsate tramite compensazione con le commissioni eventualmente da addebitare nel mese successivo.

Nel caso in cui non ci siano commissioni da compensare, Axepta rimborserà le commissioni tramite bonifico. Il rimborso sarà evidenziato, nel dettaglio delle singole transazioni oggetto di rimborso, all’interno dell’estratto conto mensile, messo a disposizione dell’esercente attraverso il portale online Byond di Axepta.

Pagare con il bancomat: le soluzioni di Axepta

Axepta propone ai propri clienti soluzioni di pagamento moderne e all’avanguardia, pensate su misura per ogni tipologia di business e finalizzate al miglioramento dell’esperienza d’acquisto e all’innovazione della fase di checkout.

I terminali POS di Axepta sono la soluzione perfetta per iniziare a incassare pagamenti con bancomat. Dal comodo POS portatile, perfetto per chi gestisce i propri incassi in movimento all’interno del punto vendita, al più moderno Hi-POS!, pensato per accettare le forme di pagamento più innovative come Alipay e WeChat Pay.

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