27 Marzo 2019
Powahome smart home applicazione domotica

Powahome: la tua Smart home con un’App

Powahome, domotica low-cost: la Start up innovativa che controlla le utenze elettriche di casa con un’App

Powahome è una Start up romana nata dall’idea innovativa dei fratelli Michele e Pasquale Longo. Powahome è la prima realtà in grado di garantire un servizio Smart home low-cost: i sistemi Powahome permettono, infatti, di controllare le utenze elettriche di casa esclusivamente utilizzando un’Applicazione.

Perché Powahome è una realtà davvero innovativa? Semplice. Il fattore totalmente originale di questa tecnologia risiede nella possibilità di mantenere i propri impianti classici, ottimizzandoli e rendendoli Smart senza la necessità di sostituirli. Powahome, grazie alla tecnologia Wi-Fi, permette di controllare con una semplice App e da qualsiasi parte del mondo i sistemi della propria abitazione: risparmio energetico, sicurezza e invisibilità sono le parole chiave della tecnologia innovativa Powahome.

 

Intervista a Michele Longo, BDO e Co-Founder di Powahome

Per conoscere il percorso di crescita della Start up e comprendere a pieno le potenzialità di business offerte dal settore innovativo e domotico, abbiamo intervistato Michele Longo, BDO e Co-Founder di Powahome.

  1. Com’è nata l’idea di Powahome?

L’idea di un dispositivo che permettesse il controllo delle utenze elettriche di casa, senza ristrutturare e stravolgere l’impianto elettrico è nata un paio di anni fa da un’esigenza personale.

Mio fratello Pasquale, ingegnere elettronico (e adesso CEO e co-founder di Powahome), aveva un letto a soppalco nella casa di Torino e ciò che succedeva continuamente era che bisognava spegnere la luce prima di salire con le scale da scendere al buio e soprattutto con la luce ancora accesa quando era ormai steso a letto con nessuna voglia di tornare a terra per spegnerla.

In quel periodo, le soluzioni di domotica disponibili erano poche e tutte richiedevano una centralina e modifiche all’impianto elettrico. Da buon ingegnere elettronico quindi Pasquale crea il primo prototipo di Powahome: un dispositivo Wi-Fi che permetteva il controllo di luci e prese anche con lo smartphone. Nei mesi successivi, abbiamo migliorato il primo prototipo ottimizzandone dimensioni e funzionalità fino a vincere la sfida di creare un sistema di Smart home di facile installazione, invisibile, non invasivo e il più piccolo possibile!

  1. Come funziona Powahome? Quali servizi offre? Qual è la caratteristica davvero innovativa della vostra Startup?

Powahome è un sistema di Smart home che permette il controllo di luci, prese e tapparelle da qualsiasi parte del mondo, con un assistente vocale o un’app per smartphone. Gli interruttori continuano a funzionare normalmente e in più, posso controllarne lo stato in tempo reale e gestirli ovunque nel mondo.

Con Powahome, per rendere domotica la propria casa, non sono necessari lavori di muratura: basta aprire la placca degli interruttori, collegare il dispositivo e richiudere. Grazie alla connettività Wi-Fi di cui i dispositivi sono già dotati, questi comunicano direttamente con il router già presente in casa per internet, senza che sia necessario aggiungere nuove centraline (hub, gateway, ecc.).

I servizi Powahome sono già compatibili con i principali assistenti vocali: Google Assistant e Amazon Alexa.

Questo significa che finalmente possiamo gestire il nostro impianto elettrico anche vocalmente con un intervento estremamente semplice e veloce…nella maggior parte dei casi bastano un paio d’ore per rendere domotico un appartamento di 100mq!

  1. Che tipo di finanziamenti avete ottenuto per avviare la vostra Startup? Avete ricevuto qualche premio in particolare?

Powahome srl è nata nel Luglio 2017 durante il percorso di accelerazione di Luiss Enlabs, l’acceleratore risultato di una joint venture tra LVenture Group (holding di partecipazioni quotata in Borsa Italiana che opera nel settore del Venture Capital) e l’Università LUISS. Il programma di accelerazione ha previsto un investimento di € 80k (€ 30k cash e € 50k in servizi). Alla fine dei 5 mesi del programma di accelerazione, avevamo costituito la società, finito la parte prototipale, certificato i dispositivi e venduto i primi 100 moduli.

Nel corso del 2018 abbiamo chiuso un seed-round d’investimento di € 120k che ci ha permesso di ingrandire il team (che oggi conta 6 persone), avviare la produzione industriale dei dispositivi (completamente Made in Italy!) e lanciare ufficialmente il prodotto.

Oggi abbiamo aperto un nuovo round d’investimento di € 350k che ci permetterà di sviluppare nuovi dispositivi e aggredire nuove quote di un mercato, quello della Smart home, ancora piccolo ma in fortissima crescita.

  1. Intelligenza artificiale, digital transformation e domotica sono oggi temi particolarmente dibattuti: qual è il punto di due giovani Startupper in merito a questi temi? La macchina potrà mai prendere il posto dell’uomo?

L’intelligenza artificiale e la domotica per come le conosciamo oggi sono concetti che nascono negli anni ’80 del secolo scorso. Il motivo per cui adesso se ne sente parlare maggiormente, oltre ai passi da gigante tecnologici che ci sono stati, è che finalmente si è arrivati a calare questi concetti nel quotidiano, nella vita di tutti i giorni e di tutte le persone.

In Powahome crediamo fortemente nell’applicazione dell’intelligenza artificiale anche in ambito domotico e infatti uno dei prossimi macro obiettivi sarà suggerire all’utente delle automazioni basate sulle abitudini di utilizzo della casa, sul tempo meteorologico e sulle interazioni con altri sensori e sistemi di terze parti.

In un periodo di digital transformation in cui assistiamo a cambiamenti di paradigma non solo tecnologici ma anche sociali e culturali, è sempre più importante che sia l’uomo a decidere il tipo e la quantità di azioni da far gestire automaticamente ad una “macchina” rispetto a quella che preferisce mantenere esclusivamente sotto il proprio controllo umano.

  1. Organizzazione aziendale e strategia di business: come si è affermata Powahome? Se doveste dare un consiglio a giovani imprenditori in merito a queste tematiche, quali suggerimenti proporreste?

Secondo noi, ogni progetto prevede uno sviluppo ad hoc, l’importante è circondarsi delle persone giuste, quelle su cui sai che puoi sempre contare, che condividono un obiettivo comune e che sono pronte a fare dei sacrifici quando è necessario. Aprire una Startup è come scalare una montagna, la differenza la fa l’equipaggiamento, se sei scalzo e in solitaria diventa impossibile, se sei in un team puoi iniziare scalzo e trovare l’equipaggiamento strada facendo.

Il consiglio che ci sentiamo di dare a ragazzi che come noi vogliono intraprendere questo percorso è: sognate di creare il nuovo Facebook ma non staccate mai i piedi per terra!

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