28 Maggio 2018
quanto costa avere un pos

Quanto costa avere un POS?

Quanto costa avere un POS?

Avere un sistema di pagamento che accetti carte di debito e carte di credito all’interno del proprio negozio o esercizio commerciale è certamente utile per i clienti, ma quanto costa avere un POS per i commercianti?

Sapere quanto costa avere un POS è un’informazione molto importante per poter valutare in maniera più consapevole quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo metodo di pagamento.

Avere il POS obbligatorio nel proprio negozio molto spesso è una cosa che viene vista solo come un costo aggiuntivo che va a sommarsi agli altri costi d’esercizio, mentre al contrario, decidere di accettare pagamenti tramite un lettore di carte di credito e debito può rivelarsi una scelta intelligente, oltre che una reale opportunità per far crescere il vostro business.

Costi fissi e commissioni POS: tutte le voci di spesa

La difficoltà nel calcolare la reale spesa, sta nel fatto che non si ha un costo preciso iniziale, perché bisogna valutare diverse variabili tra cui il modello di POS che si desidera avere, il numero delle transazioni che si effettuano su base annua o mensile e il tipo di carta di pagamento utilizzata dal cliente.

Per farci un’idea abbastanza verosimile del costo del POS possiamo fare un calcolo tenendo conto di queste 6 voci di spesa:

  1. Costo POS del terminale: questa voce di spesa può variare a seconda del tipo di terminale POS scelto.
  2. Costo POS per l’installazione e la disinstallazione: questa voce di spesa può variare a seconda degli accordi che si hanno con la propria banca di riferimento.
  3. Costo POS canone mensile servizi di acquiring: questa voce di spesa corrisponde all’importo che l’esercente deve pagare al mese per il comodato d’uso del POS e per i servizi di autorizzazione dei pagamenti tramite i circuiti. Questo costo varia a seconda del tipo di terminale che volgiamo avere e in base al tipo di rete a cui ci appoggiamo (pubblica o aziendale) e WI-FI oppure con ADSL.
  4. Costi fissi POS per transazione: alcuni istituti bancari oltre al costo in percentuale a transazione, addebitano anche un costo per ogni transazione effettuata, di solito di pochi centesimi a transazione, ma che sul totale possono fare la differenza, soprattutto su transazioni di minimo importo (inferiori ai 10€).
  5. Costo POS in percentuale a transazione: questa voce di spesa solitamente corrisponde ai costi che deve sostenere la banca per l’utilizzo dei diversi circuiti (Visa, Mastercard, Maestro, PagoBancomat, ecc..).L’esercente paga una percentuale sul valore della transazione che ha eseguito che varia a seconda del tipo di circuito e dal tipo di carta utilizzato.
  6. Costi di gestione: questi costi corrispondono alle commissioni per la gestione del transato annuo e di solito vengono addebitati all’esercente solo se ha un transato annuo inferiore ai 6.000 €.

Non tutti i tipi di servizi e di terminali di pagamento hanno tutte queste voci di spesa, alcuni ad esempio possono non avere costi fissi ma solo commissioni POS legate alle transazioni.

Infine, il costo di un terminale di pagamento cambia anche a seconda della politica commerciale, della storia del cliente con la banca e dei prodotti bancari erogati al cliente dall’istituto di credito.

Per questo motivo la cosa migliore da fare è scegliere la tariffa più adeguata a seconda delle proprie esigenze, compilando il modulo di richiesta online e informandosi con la propria banca di riferimento.

Vuoi far crescere la tua impresa e migliorare i tuoi risultati di business?
Scegli la soluzione di pagamento Axepta più adatta alle tue esigenze

Condividi questo articolo!