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Il modello del marketplace assicura vantaggi sia ai consumatori che ai venditori. Infatti, offre agli acquirenti un’ampia scelta di prodotti e servizi e ai venditori l’accesso a migliaia – se non milioni – di potenziali acquirenti.
Trend eCommerce: perché il futuro del commercio elettronico è il marketplace?
Le nuove tecnologie digitali e l’opportunità di vendere online hanno cambiato in modo irreversibile il settore della vendita al dettaglio, accelerando la trasformazione digitale delle aziende e l’ascesa del commercio elettronico.
Non è quindi una sorpresa che l’eCommerce sia cresciuto enormemente negli ultimi anni tanto da giocare un ruolo di primo piano nel percorso di crescita e innovazione del settore retail, come ben evidenziato dall’analisi dell’Osservatorio eCommerce B2C-Netcomm School of Management del Politecnico di Milano: nel 2022 gli acquisti online hanno raggiunto un valore pari a 48,1 miliardi di euro, segnando un +20% rispetto al 2021. Il commercio digitale significa possibilità per le aziende di entrare in nuovi mercati, aumentare la loro presenza in quelli esistenti e migliorare i loro margini.
Ma competere in un mercato con una concorrenza così agguerrita non è facile e oggi pensare al futuro dell’eCommerce significa guardare al modello del marketplace che consente ai rivenditori di crescere e differenziare il proprio portafoglio prodotti in modo da rispondere alle esigenze dei consumatori.
Tra gli eCommerce trends, secondo i dati condivisi da Agenda Digitale in un articolo dello scorso febbraio, il marketplace è il più popolare tanto che il 50% della crescita del commercio online negli ultimi cinque anni può attribuirsi proprio a questo modello che continuerà ad essere una strategia vincente per i rivenditori che sceglieranno di adottarlo.
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Che cos’è un marketplace?
Da titani affermati come eBay, Etsy e il tentacolare Amazon ai nuovi operatori in settori altamente specifici, i marketplace proliferano poiché si tratta di un modello resiliente e flessibile in grado di adattarsi a diversi tipi di aziende.
Un marketplace è come un grande centro commerciale. Nel dettaglio, si tratta di un sito online di intermediazione per la compravendita di beni e servizi che consente al venditore di raggiungere i consumatori anche se non ha un eCommerce di proprietà.
La principale differenze tra un marketplace e un tradizionale sito web eCommerce sta nel fatto che il primo fornisce all’acquirente una varietà di prodotti provenienti da venditori diversi, mentre il secondo è solitamente gestito da un unico venditore.
I vantaggi di questo modello sono evidenti: i retailer possono rafforzare il rapporto con i clienti e fidelizzarli, acquisire nuovi clienti in diverse categorie e aumentare il numero di offerte disponibili per i consumatori che possono comparare e valutare diverse proposte scegliendo l’alternativa più economica. Il modello del marketplace consente inoltre ai venditori di eliminare le preoccupazioni legate a questioni gestionali, tecniche o logistiche e questo si traduce in una riduzione dei costi e in una maggiore efficienza.
In definitiva, implementare nella propria strategia di vendita e marketing il modello marketplace è un ottimo modo per massimizzare i ricavi, raggiungere un pubblico più ampio, raccogliere dati che possono essere utilizzati per analizzare il comportamento dei consumatori e rimanere competitivi in un panorama digitale in continua evoluzione.
Orizzontale o verticale: le due tipologie di marketplace
La scelta del tipo di marketplace dipende principalmente dai prodotti e servizi venduti e dovrebbe rispecchiare la strategia di marketing e di vendita dell’azienda.
In base al modello di business è possibile distinguere due tipologie di marketplace:
- Orizzontali: sono i più popolari e propongono un’ampia gamma di prodotti e servizi rivolti a una clientela con esigenze diverse. eBay e Amazon sono i classici esempi di marketplace orizzontali e offrono prodotti che vanno dall’elettronica all’abbigliamento, dagli alimenti ai mobili e molto altro ancora;
- Verticali: sono marketplace più specializzati dove i clienti possono trovare prodotti legati a un settore specifico o a una particolare nicchia di mercato. In altre parole, i marketplace verticali si focalizzano su prodotti o servizi di una determinata categoria. Esempi di queste piattaforme sono Zalando, per l’abbigliamento, le scarpe e gli accessori di moda, JustEat, per la consegna di cibo, ed Airbnb, per l’affitto a breve termine di case e appartamenti.
Grazie alla flessibilità del modello di marketplace, e a seconda del mercato di riferimento, qualsiasi azienda può scegliere di adottare un approccio orizzontale o verticale e iniziare a vendere online.
C2C, B2C o B2B: i marketplace in base al tipo di mercato
È anche possibile dividere i marketplace anche in base al tipo di mercato in cui operano:
- C2C: un marketplace Consumer to Consumer è una piattaforma dedicata alle transazioni tra venditori e acquirenti, tutti privati. Due esempi di questo tipo di piattaforme sono Vinted, per abbigliamento, scarpe e accessori, e Blablacar, che consente di condividere i viaggi in auto;
- B2C: un marketplace Business to Consumer è una piattaforma in cui le aziende possono vendere prodotti direttamente ai consumatori. L’esempio più famoso è ancora una volta quello di Amazon, che consente ai venditori di inserire i propri prodotti nella piattaforma e di raggiungere un vasto pubblico di potenziali acquirenti. Rispetto ai C2C, i marketplace B2C offrono maggiori garanzie ai consumatori in termini di qualità del servizio e gestione dei pagamenti;
- B2B: un marketplace Business to Business è una piattaforma progettata per le vendita di prodotti e servizi tra aziende. In genere, la merce trattata è venduta in grandi stock. Tra i classici esempi di piattaforma B2B per le aziende c’è Alibaba.
Marketplace strategy: da dove cominciare?
Elaborare una strategia che si adatta ai propri prodotti/servizi e sviluppare un piano d’azione sono i primi passi da fare per avere successo nel mondo dei marketplace.
Quali sono gli obiettivi che si desidera raggiungere? I prodotti o servizi saranno venduti a livello nazionale o anche sul mercato internazionale? Quale tipo di marketplace risponde meglio alle esigenze del brand? Questo sono alcune delle domande che bisogna porsi prima di iniziare a vendere tramite un marketplace.
Avere obiettivi poco chiari o scegliere la piattaforma sbagliata, ad esempio, può costare tempo e denaro nel lungo periodo. Una buona strategia è quindi essenziale per raggiungere il successo e garantire un flusso costante di vendite, soprattutto nei mercati più competitivi.
Ecco quali sono gli step per costruire una marketplace strategy su misura del brand:
- Selezionare i prodotti/servizi che si desidera vendere, verificare se esiste una domanda e se si distinguono abbastanza rispetto a offerte simili;
- Esaminare i diversi marketplace per trovare quello più adatto ai propri prodotti/servizi;
- Caricate il catalogo assicurarsi che ogni prodotto/servizio sia nella giusta categoria del marketplace;
- Scrivere descrizioni efficaci, che descrivano perfettamente le caratteristiche e i vantaggi dei prodotti/servizi offerti, e utilizzare le keyword più cercate dai clienti;
- Ottimizzare le inserzioni dei prodotti, impostare una strategia di prezzi e monitorare la concorrenza;
- Analizzare i risultati, i feedback dei clienti e apportare le modifiche necessarie per migliorare le prestazioni.
Una volta acquisita l’esperienza necessaria si può iniziare a prendere in considerazione la possibilità di sperimentare nuovi prodotti e mercati per aumentare le vendite.