Turismo e pagamenti cashless: preparati alla bella stagione

L’Italia è un paese conosciuto in tutto il mondo per le sue ricchezze storiche, culturali e gastronomiche di fama mondiale e attrae ogni anno turisti desiderosi di immergersi nella sua bellezza senza tempo. Il turismo rappresenta un elemento vitale per l’economia, perciò assicurare un’esperienza soddisfacente ai viaggiatori e adeguarsi alle ultime tendenze, anche in materia di pagamenti, è cruciale per il successo dei business del settore. In questo scenario l’adozione del cashless, in grado di semplificare le transazioni e di incrementare notevolmente i guadagni delle attività locali, è una soluzione che risponde alle esigenze di esercenti e consumatori.

Turismo in Italia: cosa aspettarsi dall’estate 2024

Con l’arrivo dell’estate, l’Italia si prepara ad una stagione turistica che promette grandi sorprese, segnando un netto ritorno alla normalità dopo il crollo del settore tra il 2020 e il 2022 dovuto al lockdown causato dalla pandemia. Le previsioni ottimistiche derivano dallo studio condotto dal Centro Studi Turistici di Firenze che riporta dati dello scorso anno, nel quale è indicata una vigorosa ripresa del turismo, infatti i ricavi del 2023 hanno superato di 8,6 milioni di euro quelli del 2019, con un afflusso di 445,3 milioni di persone, in aumento dell’8,1% rispetto al 2022.

Le località italiane che nel 2023 hanno registrato un significativo aumento di presenze di presenze turistiche sono state le città d’arte (+11,4%), la montagna (+11,1%) le aree rurali e collinari (+10,3%) e le zone termali (+10,2%), mentre a crescere con un po’ più di difficoltà sono state le destinazioni in prossimità dei laghi (+9,6%) e quelle balneari (+3%).

Il 2024 sarà un anno di ripresa anche secondo i professionisti del settore turistico che hanno partecipato al sondaggio dell’Organizzazione Mondiale del Turismo, in cui:

• il 67% indica prospettive migliori, o molto migliori, per il 2024;
• il 28% prevede incassi simili al 2023;
• il 6% si aspetta un peggioramento rispetto all’anno scorso.

Questi dati alimentano la speranza di una ripresa ancora più decisa per la stagione in arrivo, soprattutto considerando le previsioni positive del barometro dell’Organizzazione Mondiale del Turismo, che confermano un trend in crescita.

Pagamenti cashless e turismo: quali sono i vantaggi?

Come riportato dall’Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano, il turismo nel 2023 ha permesso al comparto turistico-ricettivo di incassare 36,6 miliardi di euro e per quest’anno è prevista una crescita totale che potrebbe raggiungere i 41,2 miliardi di euro. In particolare, i settori più coinvolti oltre alle strutture alberghiere sono i trasporti, la sostenibilità e il digitale, tanto che la maggior parte delle prenotazioni e delle transazioni viene gestito dai turisti interamente in modalità cashless, ovvero senza l’uso di contanti, tramite piattaforme di prenotazione e di intermediari online.

Agevolare la diffusione dei pagamenti digitali in Italia, tra cui le carte di credito, di debito e prepagate, o i wallet digitali, come Apple Pay e Google Wallet, offre benefici sia alle attività commerciali che ai turisti, in quanto i pagamenti cashless garantiscono:

• maggiore sicurezza: si riduce il rischio di transazioni fraudolente e l’esposizione a denaro contraffatto, garantendo una maggiore tranquillità sicurezza nelle transazioni sia per i clienti che per i gestori delle attività;
• maggiore rapidità: permettere di pagare tramite carta, smartphone o smartwatch, agevola notevolmente entrambe le parti in quanto elimina del tutto le attese alle casse e consente un trasferimento di denaro diretto in pochi istanti;
• migliore esperienza d’acquisto: l’assenza di problemi legati al cambio di valuta e la sicurezza offerta rendono l’esperienza di acquisto più fluida e piacevole, aumentando la probabilità che i clienti ritornino;
• aumento delle transazioni: secondo le indagini dell’European House of Ambrosetti, il rifiuto dei pagamenti cashless comporterebbe una perdita media dei clienti del 26%, con picchi che superano il 60% in alcuni settori come le alimentari, l’abbigliamento, gli hotel e le strutture ricettive, tutti ambiti che interessano anche ai viaggiatori, sia italiani che stranieri. Adottare sistemi di pagamento digitali quindi incrementa non solo gli incassi, ma anche la libertà delle persone in viaggio;
• maggiore controllo sul flusso di denaro: grazie alle applicazioni di home banking, sia i consumatori che gli esercenti possono monitorare le proprie spese in tempo reale e ciò garantisce una gestione più efficiente del denaro e una maggiore trasparenza nelle transazioni.

Turisti in Italia: profilo e tendenze di pagamento

I pagamenti digitali hanno rivoluzionato i consumi in Italia negli ultimi anni, infatti come evidenziato nel comunicato stampa dell’Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano, nel 2023 tali transazioni hanno raggiunto la cifra di 444 miliardi di euro, registrando un aumento del 12% rispetto al 2022. Questo dato sottolinea non solo il crescente impatto dei pagamenti digitali sull’economia, ma anche la loro capacità di coinvolgere fasce di consumatori di tutte le età e nazionalità.
Per promuovere l’adozione del cashless, è essenziale conoscere le esigenze dei turisti che scelgono l’Italia come meta delle proprie vacanze. L’Agenzia Nazionale del Turismo (ENIT), in collaborazione con Unioncamere, ha pubblicato il report “Il Turismo in Italia nel 2023 e prime anticipazioni sulle prenotazioni 2024”, fornendo a tutti un profilo dettagliato dei visitatori italiani e stranieri, evidenziando le principali informazioni che possono servire per garantire un’accoglienza completa e soddisfare le loro aspettative durante il soggiorno.

Nello specifico, chi viaggia in Italia:

• arriva principalmente dall’estero: dallo studio emerge infatti un aumento del +7% dal 2022, mentre i viaggiatori italiani sono rimasti pressoché invariati;
• spende di più di un turista italiano: la spesa media si aggira sui 68 euro, ma quella dei concittadini non supera i 62 euro;
• ama lo stile di vita italiano: ad affermarlo è 1 turista su 5 che proprio per questo motivo sceglie il nostro Paese come destinazione dei propri viaggi;
• ha tra i 28 e i 44 anni, quindi fa parte della generazione dei Millennials;
• ha uno status economico medio-alto;
• viaggia prevalentemente in coppia;
• è alla ricerca di esperienze di qualità;
• ha una buona propensione alla spesa.

Come incentivare i pagamenti cashless nella propria attività?

Soddisfare i bisogni dei turisti che decidono di trascorrere in Italia le proprie vacanze è l’obiettivo fondamentale di chiunque lavori nel settore turistico poiché tutto questo si traduce nella possibilità di aumentare i margini di profitto e in un miglioramento della customer experience. Ciò significa analizzare e comprendere le abitudini di pagamento dei consumatori per individuare il POS preferito dai clienti e offrire un’esperienza di acquisto più comoda, veloce e sicura, riducendo i tempi d’attesa e migliorando di conseguenza l’efficienza operativa. Il terminale di pagamento ha, infatti, un ruolo in primo piano in qualsiasi strategia di marketing volta al raggiungimento degli obiettivi: dalle attività ricettive, come alberghi e agriturismi, fino ai ristoranti e bar.

Il POS Portatile di Worldline, per esempio, è perfetto per semplificare il processo di checkout ovunque ci si trovi, e la sua versatilità, unita alla facilità d’uso, lo rende adatto a qualsiasi tipo di attività, da un ristorante in centro città fino a una struttura ricettiva in campagna. Grazie alle diverse tipologie di connettività -LAN, Wi-Fi o con SIM card GPRS con connessione inclusa nel prezzo e SIM Multi operatore- può essere utilizzato sia all’interno delle strutture, che anche lontano dall’area cassa, che in aree esterne ai locali, come piscine o bar all’aperto. Ciò migliora la qualità del servizio e aumenta le probabilità di ottenere recensioni positive, essenziali per attirare nuovi clienti e fidelizzare quelli esistenti. Inoltre, il POS è in comodato d’uso gratuito senza costi di installazione e assistenza tecnica. Ciò significa che non ci sono costi per l’attivazione e che è possibile sostituirlo in caso di malfunzionamento a costo zero ogni volta che necessita.