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In un’epoca in cui il tempo è diventato una risorsa sempre più preziosa, il servizio di food delivery emerge come una soluzione vantaggiosa sia per le aziende che desiderano ampliare i propri profitti e clienti, sia per i consumatori in cerca di comodità e rapidità nell’acquisto e nella consegna dei pasti.
Food delivery in Italia: com’è cambiato negli ultimi anni
Il settore della consegna di pasti a domicilio è in continua crescita e rappresenta oggi un tipo di business florido e di grande valore economico. La possibilità di ordinare del cibo comodamente seduti sul divano, utilizzando una semplice applicazione sul proprio smartphone, è un vantaggio molto apprezzato dalle persone che decidono di gustare il proprio piatto preferito senza uscire di casa. I servizi di home delivery hanno riscontrato un aumento significativo del loro utilizzo a partire dal 2020, anno in cui le norme igieniche imposte durante il periodo del lockdown prevedevano distanza sociale ben definita e il minimo contatto fra le persone.
Nel 2024, secondo i dati di YouGov, il 21% degli italiani ordina cibo da asporto mensilmente, con il 47% della popolazione che condivide l’esperienza con gli amici, il 39% che gusta i piatti a casa con la famiglia e il 7% che li consuma in ufficio. L’utilizzo massiccio delle applicazioni per ordinare cibo da asporto ha fatto sì che le aziende di food delivery si adattassero rapidamente e in maniera efficace alle esigenze dei clienti per soddisfare la crescente domanda. Dalla personalizzazione dell’ordine, con la possibilità di aggiungere note o modifiche al piatto, alla scelta del metodo di pagamento più adatto alle esigenze del cliente, i servizi di consegna a domicilio si sono evoluti per offrire un’esperienza sempre più comoda e su misura per ogni consumatore.
Se guardiamo in particolare ai metodi di pagamento, l’avvento di nuovi strumenti come i digital wallet, ad esempio Google Wallet e Apple Pay, che permettono di pagare direttamente con il proprio smartphone grazie alla tecnologia NFC e si aggiungono alle sempre più diffuse carte di credito, debito e prepagate, hanno semplificato ulteriormente il processo di acquisto e consegna dei pasti a domicilio, andando incontro alle esigenze di una clientela sempre più connessa e digitale.
I dati del Rapporto Ristorazione 2024 del FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), rivelano che nel corso del 2023 il mercato del food delivery ha raggiunto un valore complessivo di 1,6 miliardi di euro, sottolineando non solo l’importanza del settore, ma anche l’impatto sociale positivo che offre ai ristoratori maggiori opportunità di guadagno.
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Cos’è una Virtual Kitchen?
L’aumento della domanda di consegna dei pasti a domicilio si traduce nella necessità di offrire servizi di food delivery efficienti e rapidi che possano soddisfare al meglio le richieste dei clienti. Ciò spinge sempre più imprenditori a distaccarsi dal tradizionale modello di ristorazione per adottare un approccio innovativo e moderno che nel digitale trova il suo terreno ideale.
A partire dal 2020, in Italia è nato un nuovo concetto di ristorazione che sta trasformando il settore e che si concentra unicamente sulla preparazione e consegna a domicilio dei pasti, eliminando del tutto le location destinate al consumo al tavolo. Questo fenomeno prende il nome di Virtual Kitchen e nel nostro Paese è inquadrato come “Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto”, e si può equiparare alle gastronomie e a tutti quegli esercizi che non dispongono di posti a sedere e che, nel tempo, si sono adeguati ai bisogni dei propri clienti, consegnando i prodotti direttamente nelle loro case.
Le cucine virtuali rappresentano una risposta innovativa e rivoluzionaria alle esigenze del mercato in quanto si basano su modelli di business moderni ed efficienti che sfruttano le piattaforme digitali per gestire gli ordini, rendendo l’intero processo più efficiente e conveniente sia per i ristoratori che per i clienti. Con il passare degli anni, il concetto di Virtual Kitchen si è evoluto, dando forma a tre modelli di business differenti tra loro:
- Cloud Kitchen: in questo caso, due o più ristoratori di aziende diverse collaborano all’interno di uno stesso ambiente, dividendo i costi operativi e creando una virtual identity unica e condivisa, in grado di conquistare un ampio numero di clienti. Ciò consente di ammortizzare i costi relativi alla strumentazione e alla gestione del locale;
- Ghost Kitchen: le cosiddette “cucine fantasma” non prevedono la presenza di insegna o la somministrazione al pubblico e si trovano in luoghi con un’alta concentrazione di abitazioni o uffici per garantire una rapida consegna dei pasti. Le Ghost Kitchen sono laboratori di produzione collegati a servizi di consegna a domicilio. Questo modello di Virtual Kitchen si concentra esclusivamente sulla preparazione del cibo da asporto e la consegna ai clienti;
- Dark Kitchen: l’alternativa più conveniente per chi già possiede un ristorante è di sicuro quella delle Dark Kitchen. Questa tipologia di Virtual Kitchen, infatti, non necessita di un locale dedicato, ma sfrutta la cucina del ristorante principale per preparare i pasti da consegnare a domicilio. Ciò permette ai ristoratori di massimizzare l’utilizzo degli spazi e dei costi, senza dover necessariamente investire in una nuova location. Questa soluzione è adatta a chi vuole espandere il proprio business senza dover effettuare investimenti iniziali, aumentando esponenzialmente la possibilità del ristoratore di raggiungere nuovi clienti.
3 vantaggi delle Virtual Kitchen
L’innovativo concetto di ristorazione consente agli imprenditori di avviare nuove attività con minori rischi e di mantenere alti gli introiti, riducendo gli sprechi e i costi di gestione.
Per trasformare un’idea in una Virtual Kitchen di successo è necessario avere una buona conoscenza del mercato, quindi la prima cosa da fare è scrivere un business plan curato e preciso, che prenda in considerazione tutti i costi e le prospettive di crescita dell’attività. Il business plan offre una visione chiara e strutturata dell’attività che si vuole avviare e permette di valutare concretamente i vantaggi offerti da questo modello di ristorazione. Attraverso un’accurata analisi di mercato è possibile individuare i prodotti più richiesti dai clienti, sviluppare un menù che si adatti alle esigenze del target di riferimento, studiare una strategia di marketing efficace e delineare un piano finanziario sostenibile sulla base delle risorse disponibili.
Le Virtual Kitchen sono un modello di business tanto innovativo quanto conveniente per i ristoratori che vogliono adattarsi alle esigenze di mercato e testare nuove idee senza preoccuparsi dei costi associati alla gestione di un locale fisico. La flessibilità di questi modelli di ristorazione, unita alla creatività dei ristoratori, porta inoltre alla possibilità di sperimentare nuovi prodotti e piatti, ampliando le proposte gastronomiche e offrendo sempre qualcosa di nuovo ai clienti. Nascono così nuove tendenze gastronomiche, menù dedicati a particolari diete o esigenze alimentari e piatti che si distinguono per originalità e qualità.
I vantaggi delle Virtual Kitchen possono essere riassunti in tre punti fondamentali, ovvero:
- Avvio economico: rispetto all’avvio di un ristorante tradizionale, che comprende le sale dedicate al pubblico, i bagni e, in alcuni casi, gli spazi esterni, per aprire una Virtual Kitchen è sufficiente disporre di un locale grande a sufficienza da permettere un flusso di lavoro efficiente che consenta di realizzare e gestire gli ordini in modo veloce e ordinato;
- Bassi costi di gestione: un’ulteriore fonte di risparmio è rappresentata dai costi operativi e di gestione, che sono notevolmente inferiori rispetto a quelli necessari per mantenere una struttura tradizionale. L’assenza di camerieri, ad esempio, permette di risparmiare sui costi del personale e l’utilizzo delle piattaforme digitali per gestire gli ordini rende più efficiente il processo della consegna;
- Massima personalizzazione dell’offerta: tramite l’utilizzo costante da parte dei clienti dei servizi di delivery e delle applicazioni, gli imprenditori riescono a raccogliere una grande mole di informazioni legate alle preferenze, ai gusti e alle esigenze dei consumatori, personalizzando in maniera accurata i propri servizi e il menù, incrementando la soddisfazione dei clienti e favorendo la condivisione di recensioni positive.
Virtual Kitchen: le sfide da considerare e come vincerle
Nonostante i numerosi vantaggi, le cucine virtuali presentano anche alcuni ostacoli tra cui, ad esempio, la difficoltà nel mantenere alta la qualità del cibo durante la consegna e la mancanza di un’interazione diretta con i clienti. Tuttavia, adottando strategie di marketing mirate e curando con attenzione i processi di preparazione e consegna, è possibile superare queste sfide e garantire un’esperienza positiva ai clienti.
Tra le principali sfide da considerare quando si sceglie di aprire una Virtual Kitchen, troviamo:
- Mancanza rapporto diretto col cliente: dalla presa in carico dell’ordine alla consegna, il personale della cucina non entra mai in contatto diretto con i clienti e questo può rappresentare un ostacolo nella gestione delle eventuali richieste o reclami. Per superare questo problema è fondamentale investire in una piattaforma di delivery efficiente e garantire un’ottima comunicazione con i clienti attraverso strumenti come chat online o social media. Ad esempio, una strategia efficace potrebbe essere quella di inviare un sondaggio di soddisfazione via e-mail per raccogliere feedback e valutare il livello di soddisfazione dei clienti;
- Up selling e Cross Selling: in una Virtual Kitchen non è possibile proporre suggerimenti ai clienti durante la scelta del cibo, come avviene in un ristorante tradizionale. Ad esempio, è difficile suggerire un contorno o una bevanda da abbinare a un piatto principale. Per ovviare a questo problema, è importante sfruttare al massimo le informazioni raccolte sui clienti tramite l’utilizzo di piattaforme digitali e proporre offerte personalizzate o suggerimenti basati sulle precedenti scelte dei clienti, con l’obiettivo d’incentivare gli acquisti aggiuntivi;
- Gestione del trasporto: tra i desideri dei clienti, oltre alla possibilità di personalizzare l’ordine, c’è anche quello di ricevere il cibo in tempi brevi. Per garantire una consegna rapida e un cibo ancora caldo, è necessario ottimizzare i processi di preparazione e organizzazione delle consegne, oltre che scegliere partner logistici affidabili. Riuscire a mantenere alta la qualità del cibo durante il trasporto è fondamentale per garantire una buona esperienza ai clienti, ottenere recensioni positive e fidelizzare la clientela. Ad esempio, si potrebbe optare per l’utilizzo di contenitori termici o sistemi di mantenimento del calore durante il trasporto per garantire che il cibo arrivi a destinazione in ottime condizioni.